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Gli archeologi sono al lavoro per risalire alla datazione dei nuovi ritrovamenti
Un paese dalle mille sorprese, dove il passato continua a riemergere dal sottosuolo, rivelando storie dimenticate e testimonianze di antiche civiltà. Chissà cosa sarà emerso ora dalle viscere della terra nell’area di via Adige a Canegrate? Gli archeologi sono al lavoro, e la conferma degli scavi è arrivata anche dal primo cittadino Matteo Modica: "Al momento, non possiamo avere ancora conferme ufficiali sulla scoperta e sulla sua importanza. Restiamo in attesa di avere l’esito delle analisi degli esperti". I primi rilievi suggeriscono che i ritrovamenti potrebbero risalire all’epoca pre-romana o romana, epoche di grande fermento per queste terre. L’area di via Adige, che si sviluppa lungo il corso dell’Olona, un tempo era una vasta zona paludosa, habitat ideale per insediamenti protostorici. Non sarebbe la prima volta che il suolo di Canegrate restituisce testimonianze del suo passato millenario. Parlare di Canegrate significa evocare una delle più importanti culture protostoriche della Lombardia: la Cultura di Canegrate. Scoperta negli anni Cinquanta del Novecento grazie ai ritrovamenti di un’estesa necropoli dell’Età del Bronzo, questa civiltà rappresenta un capitolo fondamentale della protostoria europea. Gli scavi effettuati negli anni successivi portarono alla luce un vasto complesso funerario databile tra il XIII e il XII secolo a.C., composto da oltre cinquanta sepolture a incinerazione, con urne cinerarie contenenti resti umani e corredi funerari di notevole interesse. La Cultura di Canegrate è considerata una delle prime manifestazioni delle popolazioni proto-celtiche in Italia, un ponte tra il mondo delle civiltà terramaricole della Pianura Padana e le genti che in seguito daranno origine alla cultura celtica di Golasecca. Nel 2023, la città ha celebrato questa eredità con una mostra dedicata ai reperti ritrovati settant’anni prima, un’occasione per rinnovare il legame con la propria storia e ribadire l’importanza di Canegrate come centro di studi archeologici. Le nuove indagini archeologiche potrebbero fornire ulteriori dettagli sulla storia di questa terra e, magari, confermare la presenza di altri insediamenti o necropoli collegate alla cultura proto-celtica. In attesa delle analisi degli esperti, resta l’entusiasmo per un territorio che continua a dimostrare la sua ricchezza storica, regalando ai suoi cittadini e agli studiosi la possibilità di riscoprire le radici più profonde della Lombardia antica.