
Adilma Pereira Carneiro 49 anni è accusata di essere la mente di un progetto omicida ai danni del compagno Fabio Ravasio ucciso a 52 anni
Parabiago (Milano), 18 aprile 2025 – La perizia psichiatrica, che sarebbe stata depositata ieri, dovrebbe confermare che Marcello Trifone, uno dei sei arrestati per l’omicidio di Fabio Ravasio, è pienamente capace di intendere e volere. L’esito, destinato a pesare nelle prossime fasi dell’inchiesta, spazza via l’ipotesi di una sua parziale incapacità e rafforza il quadro accusatorio dei magistrati di Busto Arsizio. Intanto cresce l’attesa per la prossima udienza, il 5 maggio, in cui Fabio Lavezzo, uno degli indagati, ha annunciato che renderà dichiarazioni spontanee.
Il movente
Nel provvedimento firmato dal giudice si tratteggia una vicenda dai contorni drammatici, dominata da un movente che ruota attorno al denaro. Al centro c’è sempre lei, Adilma Pereira Carneiro, 49 anni, brasiliana, accusata di essere la mente di un progetto omicida studiato nei dettagli e portato a termine con brutale efficienza. È lei, secondo gli inquirenti, ad aver costituito una squadra d’esecuzione per uccidere Fabio Ravasio, suo compagno da dieci anni, investito in bici il 9 agosto a Parabiago.
Il marito “sentinella”
Accanto al figlio Igor Benedito, 25 anni, che avrebbe materialmente guidato l’Opel Corsa nera killer, c’era Marcello Trifone, 51 anni, marito di Adilma e figura ritenuta “completamente in balia della donna”, come aveva scritto il gip. Il suo ruolo, secondo la ricostruzione giudiziaria, era quello di supporto e controllo: pronto a intervenire se qualcosa fosse andato storto.
Il barista assoldato
Nella squadra anche Massimo Ferretti, barista 47enne e amante di Adilma, che nelle scorse udienze ha puntato il dito sulla brasiliana, di fatto scaricando nei suoi confronti tutte le colpe. Fabio Lavezzo, 32 anni, è il fidanzato della figlia di Adilma. A lui e a Mirko Piazza spettava il compito di segnalare il passaggio della vittima in bici. Per gli inquirenti, il movente è chiaro: Adilma mirava al patrimonio di Ravasio, padre di due gemelli di quasi otto anni, proprietario di sette immobili e socio di un’attività commerciale, per un valore di tre milioni.