IVAN ALBARELLI
Cronaca

Omicidio di Parabiago, sedici anni al killer di Simona Forelli

La sentenza shock per il compagno pachistano che la uccise a coltellate

L'omicidio di Simona Forelli a Parabiago

Parabiago (Milano), 2 novembre 2018 - L’albero di Natale in soggiorno e, ai suoi piedi, pacchetti e regalini già accatastati. E poi i pupazzi di Santa Claus, le decorazioni, il clima di festa a una settimana dalla notte più magica dell’anno. Un quadretto che da fiabesco si trasforma in una manciata di secondi in film horror, intorno alle sei e mezza del pomeriggio del 17 dicembre 2017, per Simona Forelli e i suoi due piccoli di 5 e 17 mesi: al culmine di una discussione, l’ennesima negli ultimi tempi, il compagno pachistano della donna, Sadigue Zahir, perde la testa, afferra un coltello da cucina e inizia a colpire la madre dei suoi figli. Fendenti che la raggiungono mortalmente tre volte al torace, e poi in altre parti del corpo. Simona verrà trovata esanime in bagno dalla madre e da una vicina, richiamate dalle grida. Nell’appartamento trasformato in mattatoio il bambino più grande, terrorizzato, sta gattonando sul pavimento. 

Simona Forelli
Simona Forelli

Undici mesi dopo la sentenza. Il giudice per le udienze preliminari di Busto Arsizio, Piera Bossi, ha quantificato in 16 anni il periodo che Zahir passerà in carcere. Da una parte il reato di omicidio volontario aggravato e abbandono di minore – è stato lo stesso imputato a confessare durante il processo il particolare agghiacciante di non essersi preoccupato, quella domenica, che il bimbo più grande stesse assistendo alla mattanza, per poi uscire di casa e scappare –, dall’altra il ricorso al rito abbreviato che ha permesso lo sconto di un terzo della pena. 

Se la sentenza non si discosta più di tanto dalle richieste del pubblico ministero, che aveva comunque chiesto 18 anni di carcere comprensivi di “sconto”, la sua mitezza è stata vissuta dalla madre di Simona, Daniela, e dai suoi familiari come una doccia gelata. Chiusi in un dolore misto ora a rabbia, e che l’inevitabile ricorso in appello può appena attenuare.

Commenta invece con parole caustiche il sindaco di Parabiago, Raffaele Cucchi (Lega): «Ma la vita di una giovane madre vale davvero sedici anni? Per carità, le sentenze si rispettano ma si possono anche non condividere, e questa mi sembra sproporzionata». I figli sono ospitati in una comunità protetta in attesa di adozione. A chiederne l’affidamento si sono fatti avanti gli zii di Sadigue Zahir.