Parabiago (Milano) – Delitto Ravasio: Adilma Pereira Carneiro, la ‘mantide di Parabiago’ insieme al marito Marcello Trifone, al figlio Igor Benedito e al meccanico Fabio Oliva, avevano richiesto nei giorni scorsi il rito abbreviato. Oggi, martedì 7 gennaio, è arrivato il diniego da parte del gup, che ha parlato di premeditazione, rigettando tutte le richieste dei rispettativi legali.
La richiesta di rito alternativo era stata avanzata nei giorni scorsi, scontrandosi con l'opposizione da parte sia dell’accusa sia della parte civile. L'accoglimento dell’istanza – che prevede lo sconto di un terzo della pena - avrebbe dovuto escludere l’aggravante della premeditazione contestata, ma questa secondo il pm ed i legali della famiglia Ravasio,e ora anche del giudice, è apparsa ormai provata non solo dalle intercettazioni a carico degli imputati ma anche dai numerosi sopralluoghi effettuati dagli stessi sul posto dove poi è avvenuto l’investimento, a Parabiago, per studiare nei dettagli il delitto, che sarebbe stato ‘mascherato’ da incidente stradale.
E' stato quindi chiesto il rito immediato saltando l'udienza preliminare. Tutti questi accusati andranno direttamente, insieme agli altri accusati, in Corte di Assise il prossimo 27 gennaio. La famiglia di Ravasio, padre e madre, ha poi richiesto la proposta di risarcimento danni pari a due milioni di euro, un milione a testa per genitore della vittima. Marcello Trifone ha intanto cambiato difensore, passando dall’avvocato Andrea Toscani a Emanuele De Paola. Gli unici due accusati della vicenda ad essere attualmente ai domiciliari sono adesso il meccanico Fabio Oliva, difeso dai legali Federico Bonzi e Massimo Schieppati, e Fabio Lavezzo, difeso dagli avvocati Giulia Dosso e Simone Rigamonti