Vanzaghello, 12 giugno 2022 - Via Arno è una tranquilla strada a pochi passi dal centro dell’abitato di Vanzaghello, la palazzina a due piani, con le mansarde a cuspide all’ultimo piano, è una delle tante che si possono trovare nella provincia di Milano, da un certo punto di vista anonima: qui si è consumato quello che, almeno a una prima analisi, pare avere tutte le caratteristiche di un omicidio-suicidio, anche se le motivazioni di quanto accaduto nel primo pomeriggio di ieri non siano ancora chiare. Di certo c’è solo che soccorritori e carabinieri qui hanno trovato i cadaveri di Franco Deidda, 62 anni, ucciso da un colpo di pistola alla tempia e di una donna, Daniela Randazzo, 57 anni, di Busto Arsizio, un’amica che non è stata mai notata in zona dai vicini, e che si è gettata dal balconcino dell’appartamento dopo essersi a sua volta sparata pare a decine di minuti dalla morte di Deidda. I vicini, sentiti dai carabinieri, hanno udito due colpi di pistola (uno ovattato e uno più fragoroso) e poi hanno visto il corpo della donna a terra, nel cortile della casa di via Arno 2.
Tra i testimoni, c’è anche chi ha visto la donna a cavalcioni della ringhiera della mansarda all’ultimo piano della palazzina, poco prima di togliersi la vita e quindi gettarsi nel vuoto. "Io non conoscevo bene Deidda – raccontava ieri uno dei vicini, bloccato dai carabinieri (la scientifica doveva ancora portare a termine il lavoro di analisi) mentre cercava di rientrare nel cortile di via Arno -. So solamente che era divorziato e viveva da solo nell’appartamento: per quanto possibile cerco di non impicciarmi negli affari degli altri". Mentre la scientifica, poco dopo le 17, arrivava ed entrava nel cortile di via Arno, gli altri residenti erano ancora affacciati al balcone, "bloccati" in un edificio che sigillato dai militari in attesa di raccogliere tutti gli elementi che potranno chiarire quanto sia effettivamente successo.
Tra le persone che hanno accolto la notizia della morte di Franco Deidda come un vero e proprio choc c’è anche Maurizio Basilico, general manager dei Legnano Knights e amico di Deidda: "Abbiamo lavorato insieme per dieci anni: un mio carissimo amico, un amico direi fraterno e sono davvero incredulo e sconvolto anche se era da qualche tempo che non avevo modo di incontrarlo – è la prima reazione di Basilico -. Altri amici mi hanno inviato la fotografia che ha iniziato a girare in rete dopo quanto accaduto, ma io ancora non mi capacito. Franco lavorava per un’agenzia editoriale, nella sostanza il mio lavoro, e collaborava con il comparto assicurativo. Ricordo che effettivamente era un istruttore di tiro e che era divorziato. Altro non saprei dire, ma è davvero una notizia devastante".