Rescaldina (Milano), 28 settembre 2023 - Sull'omicidio Maltesi arriva il ricorso contro la condanna a trent’anni di Davide Fontana, l'impiegato di banca milanese che ha ucciso la 26enne facendone a pezzi il cadavere.
Il pm: motivi abietti
Secondo il Pm Carlo Alberto Lafiandra, Fontana maturò il proposito di uccidere Carol Maltesi ben prima dell’11 gennaio 2022, ribadendo anche la sussistenza dei motivi abietti e della crudeltà nel delitto. Oggi il Pm chiede per Fontana l’ergastolo e l’isolamento diurno del reo confesso del delitto. Secondo Lafiandra Fontana maturò l'idea di uccidere dopo la decisione di Carol di trasferirsi in una diversa provincia. Da qui il litigio natalizio prima e l'omicidio a gennaio poi. Per il PM nell'omicidio in questione ci sarebbe poi l'aggravante della crudeltà a causa della reiterazione delle martellate inferte alla donna.
La sentenza
Le aggravanti non erano state riconosciute dalla Corte d'assise di Busto Arsizio (da qui la condanna a 30 anni e non all'ergastolo) con delle motivazioni che avevano creato polemiche.
La difesa
Dal canto loro anche i legali della difesa, Stefano Paloschi e Giulia Ruggeri, faranno ricorso contro la sentenza che condanna in primo grado Fontana a 30 anni di reclusione. La loro intenzione è quella di ridurre la pena decisa lo scorso 12 giugno. Il 20 settembre scorso la Corte d'Assise di Busto Arsizio ha accolto la richiesta di Fontana di essere ammesso alla giustizia riparativa.