
L'ospedale di Abbiategrasso
Abbiategrasso (Milano), 15 ottobre 2016 - Mentre le voci sul depotenziamento del Costantino Cantù continuano ad inseguirsi la questione ospedale, che ha mobilitato diecimila cittadini solo qualche mese fa, sbarca in Consiglio comunale. Il gruppo di minoranza Cambiamo Abbiategrasso, infatti, ha presentato un’interrogazione che si svolgerà durante la prossima seduta consiliare. L’obiettivo è conoscere «quali iniziative politiche e quali azioni istituzionali ha messo in campo il sindaco e la sua Amministrazione a tutela dell’ospedale Cantù». Non solo. Finiguerra ha puntato il dito sull’assenza del sindaco Pierluigi Arrara durante l’ultima seduta della Consulta per l’ospedale tenuta il 5 ottobre; consulta creata per tenere sotto osservazione ogni sviluppo sul futuro del Costantino Cantù. In realtà Arrara stava partecipando a un impegno istituzionale insieme agli altri sindaci del territorio per discutere, tra le altre cose, proprio di questioni sanitarie. Nell’interrogazione si domanda «quali iniziative sono state proposte agli altri sindaci del territorio nell’incontro del 5 ottobre convocato dal sindaco Arrara, al fine di scongiurare l’ulteriore depotenziamento dell’ospedale Cantù. E se le stesse sono state concordate con la Consulta sui temi dell’ospedale e dei servizi socio sanitari della comunità abbiatense».
Qualche certezza in più sul futuro del Costantino Cantù potrebbe arrivare già da mercoledì 19 ottobre, quando l’azienda ospedaliera presenterà il Poas (in sostanza il piano aziendale) che i sindaci del territorio invocano ormai da tempo. Nel frattempo i timori sorti nell’ultimo periodo si stanno concretizzando. Dopo la chiusura notturna del Pronto Soccorso ora è il destino del reparto di Ortopedia a spaventare gli abbiatensi e il Movimento per i diritti del cittadino malato. Dal 1 novembre, infatti, questo reparto dovrebbe funzionare dal lunedì al venerdì, con il trasferimento degli interventi di protesi alla struttura di Magenta. «La motivazione sembra essere sempre la stessa – aveva ricordato poco tempo fa il presidente del Movimento, Marco Bessi -, al Cantù manca la Rianimazione e per questo motivo si deve andare al Fornaroli. Ma operatori sanitari con memoria storica non ricordano nessun paziente con frattura al femore che abbia necessitato della rianimazione poiché l’intervento viene eseguito in anestesia spinale, di per sé meno rischiosa. Lo stesso motivo della «sicurezza» viene usato per giustificare la chiusura notturna del Pronto Soccorso». Un discorso simile vale per il primario abbiatense di Ortopedia, prossimo alla pensione. Il Movimento teme che il suo posto resti vacante.