Ospedale unico Busto-Gallarate: 13mila cittadini dicono no

Cittadini di Gallarate e Busto Arsizio mobilitati contro progetto ospedale unico: 13.086 firme raccolte a sostegno petizione per preservare presidio sanitario di Gallarate. Regione chiamata a prendere in considerazione richiesta.

Avanti: la mobilitazione dei cittadini contrari al progetto del nuovo ospedale unico di Busto Arsizio-Gallarate e favorevoli invece al miglioramento dei presidi esistenti non si ferma. A metà ottobre in Regione sarà sottoscritto l’accordo di programma tra gli enti interessati, su cui nei giorni scorsi le forze di maggioranza di centrodestra nei consigli comunali di Gallarate e Busto Arsizio hanno espresso parere favorevole, ma la firma tra due settimane per Massimo Gnocchi, consigliere comunale di Obiettivo Comune Gallarate, non chiude affatto la partita.

Gnocchi l’altro giorno ha consegnato al consiglio regionale 13.086 firme raccolte a sostegno della petizione che chiede di salvare il Sant’Antonio Abate di Gallarate e respingere l’ospedale unico. L’iniziativa ha ottenuto una grande risposta dalla gente, al di là delle previsioni iniziali, il numero delle firme è un dato di cui le istituzioni devono tener conto. Sottolinea Gnocchi: "Il progetto va ripensato, a Gallarate può e deve rimanere un presidio sanitario con i servizi essenziali e gli ambulatori".

Quanto alle adesioni raccolte alla petizione in soli tre mesi, fa rilevare: "È un risultato sorprendente, un segnale forte di partecipazione, chiediamo che la Regione ci ascolti e non si cancellino 150 anni di storia sanitaria di Gallarate". I promotori della petizione ribadiscono: "Il progetto va ripensato, al momento non c’è traccia dell’ipotesi alternativa di ristrutturare due ospedali mentre Busto Arsizio ha spazi di ampliamento e potenziamento. Noi siamo per preservare e ampliare quello che c’è, lasciando un presidio a Gallarate, che ha reparti nuovi di zecca, per servizi essenziali e ambulatoriali, con un risparmio economico enorme per la Regione".

Rosella Formenti