
Da piazza Carroccio il corteo arriverà allo stadio
Legnano (Milano), 24 maggio 2018 - Allo stadio Giovanni Mari si lavora a spron battuto per arrivare pronti all’appuntamento di domani sera: dalle 20 si terrà la prima delle due corse ippiche dell’anno, ovvero la Provaccia. Le contrade saranno in pista per la prima delle due sfide del fine settimana e quindi in questi giorni si sta lavorando alacremente per l’allestimento dello steccato, di tutti i presidi di sicurezza e per la sistemazione della pista in sabbia.
Le otto compagini del Palio però non saranno protagoniste soltanto grazie a fantini e cavalli. In questi giorni in tutti i manieri fervono gli ultimi preparativi per il corteo storico che domenica pomeriggio dalle 15.30 vedrà oltre mille figuranti sfilare per le vie principali della città partendo da piazza Carroccio e arrivando allo stadio. Le donne di contrada, numerosi professionisti e gli esperti della Commissione costumi lavorano tutto l’anno per arrivare pronti a questa giornata. Nulla viene lasciato al caso: tutti i dettagli, le stoffe, gli accessori sono il prodotto di una ricerca storica accurata. L’obiettivo è fare in modo che tutti gli abiti e gli accessori siano il più possibile coerenti con l’epoca alla quale si riferiscono, ovvero quel 1176 in cui si svolse la Battaglia di Legnano. La sfilata delle contrade affronta diversi aspetti della vita di quell’epoca. Tanto per quanto riguarda la quotidianità durante la pace quanto rispetto alle giornata durante i combattimenti. Ognuna delle otto compagini del Palio ha un tema assegnato al quale deve attenersi per la sfilata dell’ultima domenica di maggio: la guerra è quello che i rossoblù della Flora devono esplorare, quello dei cortigiani è il tema per i gialloverdi di Sant’Ambrogio. La musica e la danza sono di competenza dei biancoblù di San Martino, mentre i biancoverdi di San Domenico si occupano di giochi e popolani. I biancorossi di San Bernardino hanno come argomento nel quale spaziare quello del trionfo per la cattura delle armi, mentre i giallorossi di Legnarello esplorano il settore della forza e del lavoro. Nobiltà e clero appartengono quasi per elezioni ai rossobiancorossi di San Magno, mentre i biancoazzurri di Sant’Erasmo si occupano di astrologia e caccia. Ogni contrada ha di fatto una figura simbolo, uno sfilante che identifica particolarmente la contrada nel corteo. Senza dubbio però lo sfilante per eccellenza non può che essere Maurizio Oldrini di Sant’Erasmo. Oldrini detiene un record difficilmente battibile: da 59 anni porta in corteo a cavallo il corvo, simbolo della contrada biancoazzurra. Il prossimo sarà il suo sessantesimo anno in sfilata, pare che Oldrini abbia intenzione di smettere i panni del falconiere ma è difficile immaginare una sfilata biancoazzurra senza di lui.