
L'avvocato Paola Marioni e l'identikit dell'aggressore
Abbiategrasso (Milano), 19 ottobre 2022 - Si riapre l’inchiesta della Procura di Milano sull’aggressione dell’avvocatessa Paola Marioni, accoltellata nel suo studio a Milano il 20 luglio del 2017. A deciderlo è stato il gip Luca Milani, che ha respinto la richiesta avanzata dal pm Giovanni Polizzi di archiviare l’indagine nella quale sono indagate per tentato omicidio due persone. Il giudice, con un provvedimento depositato in questi giorni, ha ordinato al pubblico ministero di proseguire con gli approfondimenti, in particolare nei confronti di uno degli indagati.
Si tratta di un pregiudicato, residente ad Abbiategrasso, nel cui passato figurano altre aggressioni compiute contro avvocati, per le quali era stato condannato. L’uomo, per altro, sarebbe stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza nei pressi dello studio del legale e riconosciuto da alcuni testimoni. Sulla scorta di ciò e di altri elementi, sono stati ritenuti incompleti gli accertamenti finora svolti, che quindi dovranno proseguire per sei mesi, questo il temine concesso. Secondo la ricostruzione finora emersa, il legale quel pomeriggio del luglio di 5 anni fa aveva segnato nella propria agenda un appuntamento per le 18.45 nel suo studio di via dei Pellegrini vicino al palazzo di giustizia. Accanto all’orario, anche un cognome poi risultato inesistente.
"Così impari per la prossima volta", le avrebbe urlato l’aggressore mentre la colpiva per cinque volte al petto con un coltello. Le grida di aiuto di Marioni erano state sentite da una persona che in quel momento si trovava nella palazzina e che si era precipitata nell’ufficio. Nel frattempo però l’aggressore era riuscito a fuggire . Vano il tentativo dell’ottobre 2019 di diffondere il filmato in cerca di possibili testimoni. L’aggressore non ha lasciato tracce biologiche sulla donna.