GABRIELE MORONI
Cronaca

Parabiago, 78 anni fa Le fotografie ritrovate tramandano la Storia

Le immagini dell’epoca recuperate dal giovane ricercatore Compagnone. Il primo corteo si avvia verso il cimitero, tra bandiere e fisarmoniche.

Parabiago, 78 anni fa Le fotografie ritrovate tramandano la Storia

di Gabriele Moroni

Fotografie che “parlano“ e tramandano la grande Storia. Testimonianze di settantotto anni fa: è il 25 Aprile 1945 a Parabiago.

Le ha ritrovate Davide Compagnone, giovane e appassionato ricercatore storico. Ogni parabiaghese non tarderà a riconoscere il sottopasso della stazione alle spalle del corteo che si avvia verso il cimitero.

Due ciclisti lo precedono come battistrada. Due bandiere tricolori, non si scorge lo stemma sabaudo, forse è già stato rimosso. Un uomo porta un mazzo di fiori. Un altro suona la fisarmonica. Una donna ha in braccio un bimbo piccolissimo. Piove mentre brigate partigiane percorrono via Sant’Ambrogio verso la piazza e via Quattro Novembre precedute da un’automobile.

Altri due scatti hanno fissato l’immagine di Andrea Marazzini, fondatore della sezione di Parabiago del Partito socialista italiano, barba candida da patriarca, un accenno di sorriso mentre tiene per mano un bambino che rivolge al fotografo uno sguardo sorpreso e incuriosito.

Non è stata soltanto festa. Pochi giorni prima, le formazioni partigiane hanno sferrato un attacco contro i tedeschi per riprendere il controllo della stazione ferroviria. Il 24 aprile la Brigata Matteotti e la Brigata Garibaldi hanno respinto l’ultimo assalto di una colonna nazista, nei pressi della frazione San Lorenzo, lungo il Sempione.

A guidare quelle azioni è Cornelio Zadra, responsabile della Matteotti per l’Alto Milanese, uscito dal carcere di San Vittore solo da un mese, segnato dalle torture, due costole rotte per le percosse.

Un gruppo di uomini al balcone del Ristorante dell’Angelo. C’è il simbolo del Partito socialista italiano di Unità proletaria, nato nell’agosto del 1943 nella casa romana di Oreste Lizzadri, quando militanti del Psi clandestino dell’Alta Italia, uomini del Psi clandestino del Centro-Sud Italia e gli esponenti socialisti rientrati dall’esilio si sono fusi con il Movimento di Unità proletaria di Lelio Basso.

Dal balcone un giovane bruno si rivolge a una folla che non si vede. Ha l’aria appassionata, il braccio sinistro alzato nello slancio oratorio. È Cornelio Zadra.

Sarà il sindaco della Liberazione. Il sindaco socialista di Parabiago.