Parabiago, 8 gennaio 2025 – Delitto Ravasio: confermata per tutti l’aggravante della premeditazione, il Gup nega il rito abbreviato. Un nuovo capitolo si aggiunge alla drammatica vicenda dell’omicidio di Fabio Ravasio. Ieri il giudice dell’udienza preliminare ha respinto le richieste di rito abbreviato presentate da Adilma Pereira Carneiro, Marcello Trifone, Igor Benedito e Fabio Oliva.
Il giudice ha rigettato tutte le istanze dei rispettivi legali, affermando che la premeditazione è un elemento indiscutibile del crimine avvenuto il 9 agosto, quando una vecchia Opel travolse e uccise la vittima mentre era in bici. La richiesta, avanzata nei giorni scorsi, si è scontrata con la ferma opposizione della pubblica accusa e della parte civile.
L’accoglimento avrebbe potuto escludere l’aggravante della premeditazione, ma il Gup ha condiviso la tesi del pubblico ministero e dei legali della famiglia Ravasio, spiegando come la premeditazione sia stata chiaramente provata dalle intercettazioni e dai numerosi sopralluoghi effettuati dagli imputati per pianificare l’assassinio nei minimi dettagli.
Con questa decisione, il procedimento salta l’udienza preliminare e approda direttamente alla Corte d’Assise. La prima udienza è fissata per il 27 gennaio e vedrà tutti gli imputati comparire insieme, per rispondere delle accuse gravissime che li riguardano.
La famiglia Ravasio, rappresentata dai genitori della vittima, ha avanzato una richiesta di risarcimento danni pari a due milioni, uno per ciascun genitore. Nel frattempo, Marcello Trifone ha cambiato difensore, sostituendo l’avvocato Andrea Toscani con Emanuele De Paola. Attualmente gli unici imputati agli arresti domiciliari sono il meccanico Fabio Oliva, assistito dagli avvocati Federico Bonzi e Massimo Schieppati, e Fabio Lavezzo, difeso da Giulia Dosso e Simone Rigamonti, il cui ruolo risulta marginale nella vicenda. Otto persone sono state arrestate per l’omicidio: secondo la Procura, ognuna avrebbe avuto un ruolo specifico nel piano orchestrato dalla ex compagna Adilma per uccidere il 52enne e far ereditare ai suoi figli i beni della vittima. Adilma, insieme al marito Marcello Trifone, al figlio Igor Benedito e a vari complici, tra cui amanti e amici, ha messo in atto il piano per far apparire l’omicidio come un incidente stradale.