
La nuova casa di riposo "Leopardi" di Villastanza
Parabiago, 5 marzo 2017 - I 20 posti convenzionati della nuova casa di riposo privata "Leopardi" di Parabiago non sono ancora stati accreditati e contrattualizzati. Ecco perché non è possibile per il momento che vengano garantiti ai 20 ospiti gli stessi trattamenti economici della struttura comunale "Albergo del nonno". Dopo tanta confusione, interrogativi approdati anche in Consiglio comunale, dubbi e una bagarre tra maggioranza e opposizione che si trascinava da mesi, ci ha pensato la direzione centrale de "La Villa" (l'ente gestore della Leopardi in forza di contratto di locazione commerciale) a fare chiarezza sulla vicenda rette e sui servizi garantiti agli ospiti convenzionati. In estrema sintesi la convenzione tra il Comune e la proprietà dell'immobile prevede che 20 posti della struttura debbano essere riservati a 20 anziani che erano in lista di attesa all'Albergo del nonno di Ravello, garantendo loro gli stessi trattamenti economici (quota giornaliera di 60 euro) e assistenziali. Ma poi era emerso un presunto non rispetto degli accordi presi, tra cui un inaspettato aumento di 5 euro al giorno a partire dal primo gennaio 2017.
Ora però ecco la verità: "È stata fatta una ricostruzione falsa su quanto sta succedendo - si legge in una nota a firma dell'amministratrice delegata Simona Palazzoli - dettata esclusivamente da meri diverbi e battibecchi nati tra le opposte fazioni politiche del Consiglio comunale e del tutto estranee all'eccellente servizio offerto dalla nostra casa si riposo. Prima di tutto non è infatti assolutamente vero che l'aumento sia stato inaspettato e che i 20 ospiti e le loro famiglie non siano stati adeguatamente informati su tutto. Ciascuno ha sottoscritto fin da subito il contratto dove è specificato che la retta a far data dal 1 gennaio 2017 sarebbe stata pari a 65 euro al giorno (e non più 60, ndr) e che i servizi compresi nella stessa sono solo il lavaggio della biancheria intima. Tutti sapevano anche dell'impossibilità normativa di poter applicare lo stesso regime tariffario della casa di riposo comunale se non dopo appunto l'accreditamento e la successiva contrattualizzazione dei posti letto in prelazione che ancora manca". In altre parole quello che non era mai stato chiarito a livello comunale in questi mesi è che i 20 posti convenzionati con il Comune non hanno ancora ottenuto l'accreditamento e la contrattualizzazione.
Quindi non è oggettivamente e legittimamente possibile (anche per questioni normative) per La Villa garantire per il momento lo stesso identico trattamento economico della casa di riposo comunale che per i suoi ospiti, accreditati e contrattualizzati, incassa non solo la "quota utente" (appunto 60 euro) ma beneficia anche dalla "quota SoSia" riconosciuta dall'ATS Insubira, che può oscillare tra 29 e 49 euro al giorno. Soldi, questi ultimi, che la casa di riposo Leopardi potrà ricevere per i 20 anziani convenzionati solo dopo i tanto agognati accreditamento e contrattualizzazione. In assenza che si concluda questo iter procedurale (dopo il quale la quota giornaliera tornerà ad essere di 60 euro) è stato lo stesso Comune a indicare la cifra di 65 euro: "Nonostante la retta da applicare ai degenti non accreditati e contrattualizzati, così come previsto dalla Carta dei Servizi del gestore, sia pari ad 115,50 euro a giornata - aggiunge infatti la dottoressa Palazzoli - ci siamo resi disponibili, accogliendo le indicazioni fornite dal dirigente del Settore Servizi alla Persona del Comune di Parabiago, a far pagare agli ospiti 65 euro a partire dal primo gennaio 2017, omnicomprensivi, con la sola esclusione delle impegnative per l'acquisto di farmaci che, come stabilito dalla normativa regionale, spettano solo agli ospiti in regime accreditato e contrattualizzato". In attesa dell'accreditamento, quindi, per questi 20 ospiti convenzionati sarà il loro medico di base a pensare all'approvvigionamento dei farmaci prescritti. "Anche loro però, come tutti gli altri anziani della struttura, stanno già beneficiando di ben 1.150 minuti settimanali di assistenza - conclude la Palazzoli -. Offriamo loro lo stesso standard assistenziale insomma fornito ai propri degenti in regime di accreditamento, senza operare alcuna distinzioni tra ospiti in convenzione e ospiti accreditati".