Legnano (Milano) – Non solo barba e capelli. Ma anche colore, pieghe, permanenti e stirature. Un flusso di lavoro lungo 40 anni, solamente interrotto dal periodo Covid. Alberto Casale, titolare di “Saloon 2000”, ne va fiero. Il parrucchiere uomo-donna di via Ciro Menotti 68 festeggerà, il 12 febbraio, 40 anni di attività. “Ho avuto un primo negozio in via Genova 72 - ricorda -. Ero prossimo a compiere 21 anni, ma già avevo maturato una discreta esperienza”.
Alberto inizia la professione praticamente da bambino. “Terminate le elementari, nelle vacanze estive i miei genitori non volevano che bighellonassi in mezzo alla strada. Così mi mandarono da un barbiere, come garzone. Lì imparai a tagliare la barba. Da allora non ho più smesso. Quando poi mi iscrissi alle scuole medie, la mia routine è presto detta: a scuola al mattino, a bottega al pomeriggio, alla sera i compiti. A 12 anni ho fatto il primo taglio di capelli maschile, a 15 il primo taglio femminile. Terminate le medie, ho frequentato la scuola di parrucchiere a Legnano, e poi a Milano, dove ancora oggi frequento i corsi di aggiornamento”.
Casale, classe 1964, è stato a bottega fino a 15 anni. “Poi fino ai 18 anni ho lavorato in altri due saloni di coiffeur e finalmente ho deciso che era venuto il momento di camminare con le mie gambe. E ho aperto “Saloon 2000”. Era il 12 febbraio 1985”. Un nome vagamente western quello del suo negozio. “Sì perché rappresentava per me il futuro, a 360 gradi - spiega -. Il mio futuro professionale, esistenziale. Ero proiettato verso le cose nuove, moderne, innovative”. Poi Alberto Casale si trasferisce nella sede attuale il 28 settembre 1999. Ma l’insegna non era cambiata: sempre Saloon 2000. Mancavano solo pochi mesi, in fondo.
“Perché per me il 2000 era sempre attuale. Ricordo che feci una piccola inaugurazione, con un catering all’interno del negozio”. Nella Legnano che si è trasformata, ha cambiato volto e ha accolto molti parrucchieri stranieri, Alberto ha resistito e continuato a formarsi (“Ho fatto anche un corso con un famoso make up - artist italiano per imparare l’approccio psicologico ai clienti“).
“Oggi voglio ringraziare mia moglie Rinalda, che lavora con me in negozio, e tutti coloro che mi hanno permesso di raggiungere questo traguardo - conclude -. Ho sempre amato questa professione e ho sempre cercato di dare il meglio e il massimo di me stesso”. Con Alberto non si parla di pensione, ma (forse) di una nuova insegna: Saloon 3000.