CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Partita a carte tragica: "Urla fin dentro il Circolo"

Il pensionato morto dopo una lite nell’area esterna al Pertini-Il salice. La responsabile: "Da noi vietato giocare ai tavoli, troppi problemi".

Partita a carte tragica: "Urla fin dentro il Circolo"

L’area esterna dove un gruppo di anziani giocava fino al momento della rissa

Sarà l’autopsia nelle prossime ore a svelare i motivi della morte di Vincenzo Gibilaro, il 78enne di Legnano che ha accusato un malore dopo una rissa scattata per futili motivi mentre giocava a carte insieme ad alcuni conoscenti nei pressi del centro civico Pertini-Il salice del quartiere Mazzafame. Gli inquirenti vogliono stabilire se l’uomo sia o meno stato colpito da un pugno e soprattutto quale sia la causa del decesso per la quale, al momento, non ci sono indagati. Un quartiere difficile, quello di Mazzafame, che ha trovato da qualche anno a questa parte un vero e proprio faro culturale nel centro civico, come spiega la legale rappresentante Emilia Calini: "Quando siamo arrivati undici anni fa abbiamo trovato un posto mal frequentato dove c’era solo il bar. Le cose poi le abbiamo fatte cambiare e abbiamo evitato che si giocasse a carte all’interno perché queste persone causavano solo problemi".

Secondo Calini, da anni ormai non si gioca più a carte dentro il bar e nel salone della struttura, ma soltanto all’esterno perché si tratta di uno spazio pubblico. "I pensionati si portano le carte da casa. Lo abbiamo vietato all’interno perché non era piacevole assistere a spettacoli indecorosi dove persone che giocano a carte si infervorino in quel modo, fra parolacce e bestemmie. Da noi ci sono molte donne, molte mamme e ragazzi e siamo stati costretti a togliere loro le carte all’interno proprio per evitare scene indecenti". Tornando all’ultimo episodio di cronaca, che è costato la vita a un pensionato del quartiere, Calini spiega: "Chi era all’interno del bar nemmeno si è accorto di quanto stava succedendo appena fuori. Hanno sentito urlare e hanno visto alcune persone che si mettevano le mani addosso e uno è caduto. Abbiamo immediatamente provveduto a chiamare l’ambulanza che è arrivata subito".

Il possibile aggressore e l’aggredito abitavano nel quartiere ma non frequentavano le attività del centro civico: "Personalmente non li conosco. Noi facciamo moltissime attività come serate teatrali, musica e tanto altro. Dopo quanto accaduto, per rispetto di chi è morto, abbiamo sospeso la serata col dj". Calini ci tiene a precisare che il centro civico non è un centro sociale: "Non è il Leoncavallo come molti pensano. Facciamo molto altro a livello culturale e abbiamo avuto visite importanti in questi anni. Quando siamo arrivati qua girava anche la ’ndrangheta. Lo abbiamo ripulito e quindi ci teniamo a sottolinearlo. Siamo un centro civico in periferia a Legnano e siamo anche l’unico lontano dal centro cittadino".