
Sono trascorsi 25 anni dal tragico incendio all’ex Cotonificio Cantoni, una ferita ancora aperta nella memoria della città. Era la...
Sono trascorsi 25 anni dal tragico incendio all’ex Cotonificio Cantoni, una ferita ancora aperta nella memoria della città. Era la notte tra il 17 e il 18 marzo del Duemila quando le fiamme devastarono l’area causando la morte di cinque persone, tra le quali due bambini e una donna incinta, che vivevano dentro la fabbrica dismessa. Sorto nel 1829 sulle rive dell’Olona, il Cotonificio Cantoni fu una delle industrie tessili più importanti d’Italia. Fondato da Costanzo Cantoni, l’impianto iniziò con circa 500 fusi semiautomatici e crebbe rapidamente, tanto da essere l’unica azienda lombarda a partecipare all’Esposizione Universale di Parigi del 1855.
Nel 1872 divenne la prima impresa cotoniera italiana a trasformarsi in società per azioni. Il cotonificio continuò a espandersi, raggiungendo l’apice negli anni Cinquanta, quando lo stabilimento di Legnano contava quasi 3.500 dipendenti. Nel 1984 con l’acquisizione da parte del gruppo Inghirami e il passaggio alla nuova proprietà lo stabilimento di piazza IV Novembre venne chiuso, seguito a distanza di anni da quello di via Jucker. Oggi le due aree hanno una diversa destinazione: dal 2003 l’ex sede di piazza IV Novembre è stata trasformata in un complesso residenziale, terziario e commerciale con un parco e un tratto riqualificato del fiume Olona. Nel 2023 invece l’area di via Jucker ha iniziato a ospitare un nuovo hub logistico e industriale. A 25 anni di distanza, il rogo della Cantoni resta un episodio indelebile nella memoria collettiva, simbolo di un passato industriale glorioso ma anche di un dramma che ha segnato profondamente la città.
Christian Sormani