Che sia un sintomo dell’inversione di tendenza sulla natalità in continuo decremento? Lo dirà il tempo. Per oggi resta questo dato: in un solo giorno all’ospedale Fornaroli di Magenta sono nati dieci bambini, un numero che non si vedeva da decenni. Sei femmine e quattro maschi. Fra loro anche una coppia di gemelli (maschio e femmina). I nuovi nati e le loro mamme stanno bene – confermano con soddisfazione dall’ospedale – e sono accuditi dal personale del Fornaroli in base alle diverse e specifiche esigenze cliniche. I gemelli sono arrivati prima del termine e ricevono cure speciali nel nuovo reparto di Patologia Neonatale che è in grado di accogliere il neonato insieme alla sua mamma realizzando il concetto di “zero separation”.
La notizia è stata accolta con piacere dalla direzione dell’Asst Ovest Milanese, guidata da Francesco Laurelli che, al pari del direttore medico del Fornaroli, Chiara Radice, ha ringraziato per la gestione di questa giornata molto impegnativa le ostetriche, i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che compongono le equipe dei reparti di Ginecologia-Ostetricia e Neonatologia dell’ospedale di Magenta dirette dal ginecologo Roberto Fogliani e dal pediatra Stefano Fiocchi. La Patologia Neonatale al Fornaroli è sempre stata una divisione all’avanguardia, capace di attrarre partorienti che arrivano anche dalle province vicine, proprio per capacità di seguire le fasi delicate post-parto, soprattutto per la tutela della salute del neonato. In questa ottica vale la pena ricordare che nelle strutture dell’Asst Ovest Milanese è partita la campagna di prevenzione dal virus respiratorio sinciziale (vrs) che rappresenta una delle principali cause di infezione acuta del tratto respiratorio nei bambini al di sotto dei 2 anni e che nei neonati e piccoli lattanti può avere un decorso particolarmente impegnativo. La campagna prevede che ai neonati, prima delle dimissioni dal nido, venga somministrato l’anticorpo monoclonale anti Vrs che ha dimostrato di poter ridurre le ospedalizzazioni dei bambini fino al 90 per cento. Dallo scorso mese di marzo a Magenta il padre può assistere al parto della moglie anche nel caso venga praticato il parto cesareo. "l taglio cesareo è un intervento chirurgico a tutti gli effetti, e per la futura mamma può essere fonte di stress e ansia. La presenza del partner può rappresentare un importante supporto psicologico e contribuire a ridurre la medicalizzazione" osserva Fogliani.