Cuggiono - Per il cuggionese Andrea Azzimonti e per l’amico Alessandro trovare due esemplari di porcino nero è stato motivo di grande vanto. Il porcino nero o bronzino, è una specie tipicamente meridionale essendo di casa, soprattutto, nelle regioni ad influenza mediterranea. I cambiamenti climatici lo stanno rendendo una specie reperibile anche nella Pianura Padana e si può dire che la zona del Parco è l’area più settentrionale di distribuzione del Boletus Aereus. Per il suo sapore è chiamato il Re dei porcini. Trovarlo non è impossibile, ma bisogna essere esperti del territorio.
"Sappiamo di avere sollevato le invidie di molti cercatori di funghi – afferma con una punta di ironia Andrea – Naturalmente non abbiamo trovato i porcini neri a Castelletto di Cuggiono, a pochi metri dal fiume. Non li abbiamo nemmeno trovati nel territorio di Cuggiono, ma è ovvio che non riveleremo mai il luogo". Occorre, comunque precisare, che la raccolta di funghi nel Parco è subordinata al possesso di un permesso rilasciato a coloro che abbiano partecipato ad un corso micologico. Occorre preparazione, conoscenza del territorio, esperienza e tanta fortuna.
Di certo l’attività di ricerca funghi si sta sempre più sviluppando e sempre più persone si appassionano. Consente di rimanere a contatto con la natura, fare movimento e, magari, trovare funghi parecchio costosi risparmiando sul prezzo di vendita. "Io e mio marito viviamo a Robecco, comune nel Parco del Ticino a ridosso dei boschi. – racconta Giuliana, appassionata cercatrice di funghi di Robecco sul Naviglio - Sappiamo di molti appassionati che trovano porcini, raramente si parla di porcini neri. Anche a noi piace cercare funghi, ma preferiamo andare in montagna perché senza permesso nel Parco del Ticino si rischiano multe salate. Il tesserino per la raccolta ci costa 30 euro l’anno, ma ne vale davvero la pena".