CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Potenziamento Rho-Parabiago. Accolto il ricorso di Ferrovie. Il progetto ottiene una chance

Il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza del Tar che aveva annullato il piano strategico. Il 12 gennaio è attesa la nuova udienza e poi il giudizio nel merito dei magistrati amministrativi.

Una manifestazione del comitato

Una manifestazione del comitato

Nuovo capitolo nella controversia sul potenziamento della linea ferroviaria Rho-Gallarate. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato da Rete Ferroviaria Italiana (RFI), sospendendo temporaneamente la sentenza del Tar Lombardia che aveva annullato il progetto. Il procedimento era iniziato con il ricorso del comitato civico contro il potenziamento ferroviario della tratta Rho-Parabiago e di oltre 80 cittadini, contrari all’ordinanza firmata dal commissario straordinario Vera Fiorani, che approvava il piano definitivo per il quadruplicamento e il raccordo a Y per Malpensa.

Il Tar Lombardia aveva accolto le istanze dei ricorrenti, annullando l’ordinanza commissariale. Una decisione che aveva segnato un’importante vittoria per i cittadini e il comitato. Rfi ha reagito tempestivamente, presentando ricorso al Consiglio di Stato per riformare la sentenza e chiedere l’adozione di misure cautelari urgenti. Il 21 dicembre il consigliere delegato Luca Lamberti ha emesso un decreto che accoglie le misure cautelari, sospende l’esecutività della sentenza del Tar e fissa al 9 gennaio la discussione collegiale per decidere nel merito. Con questa decisione, l’ordinanza commissariale resta valida almeno fino alla prossima udienza di gennaio, quando il Consiglio di Stato valuterà la sospensiva.

Il giudizio di merito sul ricorso in appello seguirà successivamente. Dal decreto emerge un dato cruciale: Rfi prevede di avviare le prime demolizioni dei fabbricati privati a partire da giugno, un’anticipazione che sottolinea l’urgenza e la rilevanza strategica del progetto per l’ente ferroviario. La decisione del 9 gennaio sarà un passaggio determinante per il futuro della tratta e per le comunità coinvolte.