GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Allarme in Pronto soccorso a Magenta, paziente dà in escandescenze: botte a chi gli capita a tiro

Il giovane se l’è presa con chi l’ha portato in ospedale e con un’infermiera. All’arrivo dei carabinieri ha aggredito anche un militare. Un’impresa riuscire a fermarlo

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Il pronto soccorso del Fornaroli di Magenta

Magenta (Milano) – Un paziente arriva al Pronto soccorso e aggredisce il personale. È successo di nuovo a Magenta, all’ospedale Fornaroli di via al Donatore di Sangue. L’altra sera l’equipaggio di un’ambulanza era stato chiamato per un ragazzo in preda ad una forte agitazione psicomotoria. I soccorritori lo hanno accompagnato in Pronto soccorso e qui il giovane si è scagliato contro gli stessi soccorritori. Un’infermiera è intervenuta e anche lei ha subito lesioni. Stessa sorte anche per una dei militari della pattuglia dei carabinieri intervenuta per cercare di riportare la calma. I soccorritori hanno avuto 10 giorni di prognosi e l’infermiera è dovuta ricorrere alle cure facendosi refertare. Il problema sicurezza è stato segnalato diverso tempo fa dalle guardie giurate in servizio al pronto soccorso del Fornaroli. Episodi come quello dell’altra sera accadono ormai settimanalmente.

La scorsa settimana un giovane era stato accompagnato nel reparto di emergenza da una pattuglia della Polizia locale di Magenta che lo aveva trovato a girovagare senza una meta per le vie della città. Arrivato in Pronto soccorso ha dato in escandescenza aggredendo il personale. Una volta dimesso il giorno dopo è rientrato al Pronto soccorso accompagnato, questa volta, dai carabinieri. E si è ripetuto il solito copione con manifestazioni di violenza. Il giorno dopo ancora i carabinieri sono stati costretti ad intervenire per un nordafricano armato di coltello. C’è poi il fronte dei senza tetto che usano il Fornaroli come dimora per trovare un riparo dal freddo notturno. L’auspicio è che si riesca a porre un freno a questa escalation di violenza con le risorse messe in campo da Regione Lombardia per tutelare medici e sanitari.