
Prostituzione
Arluno, 5 settembre 2014 - Ferma una prostituta su una delle solite tristi strade fra Arluno e Turbigo. Non, come si potrebbe in un primo momento immaginare, per mettersi d’accordo su una prestazione, ma per estorcerle del denaro e poi rapinarla. La donna tuttavia si ribella e chiama i carabinieri. Che si mettono sulle sue tracce. Riescono a bloccarlo dopo un inseguimento. Ed è qui, dopo averlo ammanettato, che viene fuori la sorpresa. Quell’uomo — un albanese di nemmeno trent’anni — che sta per essere denunciato a piede libero per quanto ha appena commesso nei confronti della prostituta, non dovrebbe in realtà trovarsi a spasso ma in carcere. Sì, perché l’uomo è gravato da una condanna a un anno e cinque mesi di reclusione per una serie di reati che vanno dalla ricettazione ai furti. Tutti commessi a Pordenone e provincia, in Friuli. Cosa l’abbia portato in Lombardia appare chiaro, ma in questo caso il soggiorno nella regione proseguirà in carcere a Busto Arsizio, dove attenderà il processo e inizierà a scontare la pena.
I. A.