Sale la tensione per la decisione imminente sul quarto binario tra Rho e Parabiago. Domani il Consiglio di Stato si pronuncerà sulla richiesta di sospensiva avanzata da Rete ferroviaria italiana (Rfi), dell’ordinanza del Tar che bloccava i lavori, permettendo eventualmente la prosecuzione dei cantieri per il potenziamento della linea ferroviaria. La questione ha radici nelle scorse settimane, quando il Tribunale amministrativo regionale, accogliendo il ricorso del Comitato Rho-Parabiago – schierato contro il quarto binario per il suo impatto ambientale, specialmente a Vanzago – aveva annullato l’ordinanza 11 del 2023 del commissario straordinario Vera Fiorani, che approvava il progetto definitivo. In risposta, Rete ferroviaria italiana ha presentato appello al Consiglio di Stato chiedendo di mantenere valida l’ordinanza.
Attualmente, il Consiglio di Stato ha concesso una sospensiva temporanea a favore di Rfi, rendendo l’ordinanza 11/2023 ancora valida fino alla data del 9 gennaio. La prossima udienza sarà cruciale per decidere se i lavori potranno proseguire, almeno in via provvisoria. Numerosi cantieri sono già stati avviati, da Pregnana Milanese a Nerviano, con la nuova fermata di Cantone, con diverse aree di cantiere già delimitate lungo il percorso.
La decisione del Consiglio di Stato rappresenta un passaggio fondamentale per il futuro del progetto e del territorio coinvolto. Il Consiglio di Stato aveva temporaneamente sospeso la sentenza del Tar, originata dal ricorso presentato dal Comitato civico contro il potenziamento ferroviario della tratta Rho-Parabiago e da oltre ottanta cittadini, che mirava a bloccare i lavori di potenziamento della linea ferroviaria Rho-Gallarate. Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) aveva presentato ricorso in appello, chiedendo la validità dell’ordinanza firmata dal commissario straordinario, che approvava il progetto definitivo del quarto binario sulla Rho-Gallarate (primo lotto).
Il Consiglio di Stato, come si diceva, ha dato ragione a Rfi, rendendo l’ordinanza valida almeno fino al 9 gennaio 2025. Nel decreto, Rfi ha specificato che le demolizioni dei primi fabbricati privati sono previste a partire da giugno del 2025, un punto cruciale che ha alimentato le preoccupazioni dei residenti e dei comitati civici. Christian Sormani