GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Il primario di Abbiategrasso e Magenta: "Troppa fretta, riaprire è un rischio"

Il primario di Medicina degli ospedali di Abbiategrasso e Magenta: ricoveriamo ancora pazienti

Nicola Mumoli

Magenta, 25 aprile - Da domani torna la zona gialla in gran parte del Paese. "Ma questo non vuol dire liberi tutti", ammonisce Nicola Mumoli, primario della divisione di Medicina dell’ospedale Fornaroli e del Cantù di Abbiategrasso. "Rischiamo di giocarci l’estate purtroppo: è vero che possiamo anche agire di conseguenza e diventare immediatamente rossi. Ma quando si chiude è ormai troppo tardi". Per Mumoli questa riapertura è chiaramente un azzardo.

«A sentir parlare di riaperture mi cadono quei pochi capelli che mi sono rimasti – replica sorridendo –. Ero molto ottimista a Pasqua e ho detto che la curva sarebbe calata. Un lieve miglioramento in quel periodo c’è stato, ma ci siamo fermati a una condizione stabile: da quel giorno purtroppo continuiamo a ricoverare 4-6 pazienti al giorno. A fronte di pochi che guariscono e vengono dimessi e, purtroppo, di chi non ce la fa e ci lascia per sempre. Siamo in una fase di stallo, la curva ha un plateau e non scende. Avrei aspettato un numero di vaccinati molto più alto" sono le parole di Mumoli. Anche lo scorso anno di questi tempi si cominciava a riaprire.

"È vero – risponde Mumoli – ma l’anno scorso di questi tempi non facevamo più ricoveri, i reparti si erano svuotati e a maggio non avevamo più pazienti Covid. Oggi non riusciamo a chiudere ì reparti Covid, il numero di pazienti ricoverati è uguale a quello che viene dimesso". A Magenta i reparti Covid ancora aperti sono tre (due quelli di Abbiategrasso) e il numero dei pazienti non accenna a diminuire in maniera sensibile. «Con questa terza ondata stiamo ricoverando tanti giovani: in una settimana abbiamo ricoverato due ragazzi di 30 anni senza alcuna patologia. Sono pazienti molto più giovani e hanno bisogno di ossigeno molto importante. E vediamo trombosi venose più frequenti rispetto a prima, come se la malattia fosse un po’ più violenta". Nei prossimi giorni ad Abbiategrasso dovrebbero rientrare in servizio i sette infermieri che, pur essendo stati vaccinati, hanno preso il Covid (la variante inglese). "Stiamo aspettando gli ultimi tamponi. Problemi gravi non ce ne sono stati anche perché, grazie al vaccino, l’incidenza del virus è stata meno virulenta. Questo a conferma che bisogna vaccinarsi tutti il più in fretta possibile".