IVAN ALBARELLI
Cronaca

Robecchetto, addio a Franca Stangherlin anima e memoria della Cascina del Guado. Da “comune” negli anni ‘70 a spazio artistico e sperimentale

Si è spenta a 79 anni dopo una breve malattia. La sua vita a fianco del marito Daniele Oppi, artista poliedrico. Assieme avevano restaurato un casolare affacciato sul Naviglio trasformandolo in un centro culturale che ha animato la scena artistica del Milanese per mezzo secolo. I funerali sabato 7 dicembre alle 10 a Inveruno

La scoperta del Guado nel 1969 e la decisione di trasferirsi qui da Milano per sempre

La scoperta del Guado nel 1969 e la decisione di trasferirsi qui da Milano per sempre

Robecchetto con Induno (Milano), 6 dicembre 2024 – È un pezzo di storia culturale milanese, lombarda e italiana che se ne va. Un capitolo che si chiude. Con la morte di Franca Stangherlin, milanese d'origini venete, 80 anni li avrebbe compiuti a giugno dell'anno prossimo, la cascina del Guado a Robecchetto con Induno - fulcro da oltre mezzo secolo di arte, letteratura, incontri, confronti e Cultura con la maiuscola - perde un tassello della sua identità pur nella certezza (e salvezza) della continuità di questo fecondo laboratorio d'idee garantita dal figlio Francesco Oppi. Franca viveva in questo angolo tranquillo di provincia milanese, affacciato sul Naviglio Grande, dal 1969, quando assieme al marito e padre di Francesco, Daniele, aveva lasciato Milano. Una malattia se l’è portata via in pochi mesi. 

Daniele e Franca
Daniele e Franca

Mogol, Battisti...

Una scelta di campo. Una vecchia cascina da ristrutturare, la città che con piazza Fontana e l'autunno caldo si appresta a entrare nel decennio degli anni di piombo e dello scontro armato. Una sorta di isolamento a prima vista, ma che in realtà si dimostrerà tutt'altro: Il Guado diventa ben presto un'appendice di Brera fuori Milano. Daniele Oppi - artista poliedrico, creativo, designer - trasforma con le sue mani uno spazio che poteva finire nell'oblio in un centro di cultura e arte. Nel pieno degli anni Settanta, infarciti di rivoltelle e proiettili ma anche di una grande effervescenza di pensiero, quella voglia di cambiare il mondo per capirci ereditata dal '68, il Guado diventa una "comune" dove le porte sono sempre aperte. Nella vicina Cuggiono c'è Angelo Branduardi, ma da qui passano Mogol e Battisti, che proprio qui compone uno dei suoi pezzi indimenticabili "Acqua azzurra, acqua chiara". La cascina diventa un convivio unico nel suo genere, non solo nel territorio del Magentino e del Castanese ma di tutta la provincia milanese.

Ritratto di famiglia negli anni Settanta del secolo scorso: Franca, Francesco, la sorella Daniela e Daniele Oppi
Ritratto di famiglia negli anni Settanta del secolo scorso: Franca, Francesco, la sorella Daniela e Daniele Oppi

Fucina d’idee e sperimentazioni

La mente di tutto questo è Daniele Oppi (1932), ma la spina dorsale del Guado rimane sempre lei, Franca. "Custode" della produzione artistica del marito fin dagli albori. Daniele trascorre gli anni giovanili nella Milano del boom economico, già allora laboratorio di design. La pubblicità - intesa all'inizio come veicolo di comunicazione commerciale di un prodotto, ma ben presto anche come nuova e moderna forma d'arte "visuale" - è ai suoi esordi. Oppi intercetta l'onda, e legherà per sempre il suo nome a prodotti destinati a entrare nella storia e nell'immaginario collettivo italiano. Come la mitica Lambretta, suo è il nome dato alla rivale ambrosiana, prodotta dalla Innocenti, della Vespa. O come la "gomma del ponte", il chewing gum più famoso d'Italia che ogni italiano riconosce a prima vista grazie al ponte di Brooklyn stilizzato. O ancora il Cynar, antidoto al "logorio della vita moderna". A cui si aggiungono via via la "grappa nobile" Bocchino, la Chicco…

Franca Stangherlin assieme al figlio Francesco Oppi
Franca Stangherlin assieme al figlio Francesco Oppi

Una nuova identità

Negli anni Ottanta, segno dei tempi, il Guado cambia pelle ma non l'anima. E Quando Daniele viene a mancare nel 2006, gli eredi di questo incredibile tesoro di arte contemporanea e spazio aperto a sperimentazioni e ai giovani artisti emergenti diventano il figlio Francesco e Franca. La madre memoria storica, "archivio umano" di un'incredibile avventura. Il Guado si apre a nuove collaborazioni, come quella col Comune di Inveruno per la fortunata rassegna Inverart. "Franca e Daniele hanno incarnato l'essenza del Guado - è il tributo d'affetto del figlio Francesco - un microcosmo dove l'arte era non solo una forma ma anche un cammino verso la comprensione e il cambiamento. La loro eredità vive ancora oggi, in chi ha condiviso con loro quel sogno d'arte che parli al cuore e alla mente di tutti”.

Le esequie di Franca Stangherlin (Asolo 10-06-1945, 4-12-2024) si terranno sabato 7 dicembre alle ore 10 nella chiesa di Sant'Ambrogio di Inveruno (Milano).