GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Elda Marchesi Randi morta a Robecco: il giallo dell'ultimo messaggio alla figlia

Le ultime ore dell’84enne di Busto Arsizio trovata senza vita dopo tre giorni di ricerche

L'auto della donna trovata nei boschi del Parco del Ticino

L'auto della donna trovata nei boschi del Parco del Ticino

Robecco sul Naviglio (Milano) - "Aiuto". E poche altre parole, prima che il telefonino si scaricasse. Un ultimo quanto inutile disperato messaggio rivolto alla figlia che, preoccupata, era riuscita a parlare con Elda Marchesi Randi, la donna di 84 anni di Busto Arsizio ritrovata senza vita nel pomeriggio di venerdì nei boschi del Parco del Ticino in località Casterno a Robecco sul Naviglio.

La donna soffriva di frequenti vuoti di memoria. E dopo quelle parole della donna i figli si sono subito attivati. Ma, giallo nel giallo, dall’analisi dei tabulati telefonici, l’ultima cella agganciata dal cellulare della vittima era quella di Trecate, in provincia di Novara. Dall’altra parte del fiume. Un ostacolo in più nelle operazione di ricerca della 84enne, tanto che anche i volantini con l’identikit della donna ipotizzavano la presenza nel Novarese.

A ritrovare l’auto della signora sono stati alcuni escursionisti che percorrono i sentieri del Parco del Ticino. L’avevano già notata la mattina prima e il giorno seguente, insospettiti del fatto che quella Honda Jazz si trovasse ancora in quel posto, hanno dato l’allarme.

È stata la polizia locale di Robecco a capire che il veicolo apparteneva alla signora scomparsa. Polizia locale che ha attivato la richiesta di intervento coordinata dalla Prefettura con i reparti sommozzatori e cinofili dei vigili del fuoco giunti sul posto.

L’auto presentava delle tracce di sangue, probabilmente dovute all’urto contro qualcosa di tagliente in un momento di agitazione. Dall’auto al punto del ritrovamento ci sono circa 400 metri in linea d’aria, ma è necessario percorrere un sentiero che raddoppia la distanza percorsa a piedi.

È ragionevole pensare ad un forte stato di paura che ha colpito la signora che aveva perso completamente l’orientamento in una zona impervia dove, con il buio, non si vede praticamente nulla. La salma è stata trasferita all’istituto di Medicina Legale di Pavia. Il pm, presso la Procura di Pavia, che si occupa delle indagini è Valentina Terrile che ha disposto l’esame autoptico per chiarire le cause del decesso. Secondo un primo esame esterno eseguito dal medico legale appena dopo il ritrovamento, la morte risalirebbe a circa 30 ore prima. Quindi nella notte tra il 25 e il 26 gennaio.