Parabiago (Milano) – A Parabiago lo conoscevano davvero in tanti Roberto Biancon, 53 anni, una delle due vittime della tragedia che si è consumata domenica in alta Val Formazza. Roberto era un apprezzato sportivo ed da anni si occupava di osteopatia. È morto insieme a una amica 30enne, facendo quello che gli piaceva fare da sempre: le escursioni in montagna.
Da anni collaborava con la Palestra Gymnasion di Parabiago e i proprietari del centro sportivo lo hanno voluto ricordare sulla propria pagina Facebook: “Oggi per noi è una triste giornata, perché abbiamo perso non solo un collega di lavoro, bensì un caro amico da sempre legato alla Famiglia Gymnasion. Ci uniamo al dolore della mamma e del fratello e di tutti i suoi cari”.
L'uomo era anche docente all’università di osteopatia di Saronno, specialità che aveva scoperto anni fa fra i primi specialisti in zona. Un uomo di sport, Roberto Biancon: dal body building, alla preparazione fisica, a personal trainer nella palestra parabiaghese fino allo studio di osteopatia. Poi la grande passione per le escursioni. Aveva creato un gruppo whattapp per organizzare camminate in montagna e all'aria aperta.
Il corpo dell'uomo è stato trascinato da una slavina mentre stava ciaspolando tra il passo San Giacomo e l’alpe Toggia a 2.200 metri di quota, tra l’Ossola e la Svizzera a breve distanza dal rifugio "Maria Luisa", che si trova a quota 2.157 metri in val Formazza. La zona, a causa delle abbondanti nevicate, aveva un pericolo valanghe marcato di grado arancione. Biancon, che abitava ad Arluno, lascia la madre Anna ed il fratello Fabio. Moltissimi i messaggi di cordoglio su Facebook. Con lui è morta anche l'amica, Vanessa Gatti, sportiva con la passione per la montagna e le escursioni che compiva spesso col suo cane. Dell'animale non ci sono più tracce.