PAOLO GIROTTI
Cronaca

Alla Rsa Sant'Erasmo ospiti e parenti tornano ad abbracciarsi

Inaugurata questa mattina una "stanza degli abbracci" che permetterà contatti in sicurezza all'interno della casa di riposo di Legnano

Il primo abbraccio alla rsa Sant'Erasmo tra un'anziana ospite e il figlio

Legnano (Milano) - La signora Rosanna, 84 anni, non appare all’inizio convinta, ma poi è il figlio dall’altra parte della stanza a fare il primo passo, ad abbracciarla con l’unica separazione costituita da un impercettibile strato di plastica, a compiere quell’atto che, ormai da mesi, era diventato tabù all’interno di questa e di tante altre Rsa: ha il sapore del ricongiungimento fisico da lungo atteso l’inaugurazione, avvenuta stamattina, della nuova “stanza degli abbracci” allestita alla Sant’Erasmo, prima rsa della zona a dotarsi di una struttura simile.

La struttura gonfiabile che permetterà di avere contatti “protetti” in tempo di Covid tra gli ospiti e i loro parenti, è stata donata dallo Spi, il sindacato pensionati lombardo che ha acquistato complessivamente 18 strutture simili, una per ogni comprensorio territoriale: alcuni territori hanno poi deciso di andare oltre, acquistando loro stessi una stanza degli abbracci da donare. Le strutture gonfiabili come quella inaugurata questa mattina vengono prodotte in provincia di Torino, a Reano, da un'azienda specializzata nella realizzazione di mongolfiere e strutture gonfiabili, che ha voluto fare la sua parte nel fronteggiare l’emergenza Covid-19 producendo queste speciali stanze.

Alla Sant’Erasmo è stata collocata nella grande sala comune che da mesi, per garantire il corretto distanziamento e proteggere gli ospiti, non viene più utilizzata per lo scopo socializzante iniziale: le strutture di questo tipo sono comunque facilmente spostabili e collocabili sia dentro che fuori dagli edifici. Una volta entrati nella stanza, in totale sicurezza e seppur separati da una parete in PVC, ospiti e parenti possono nuovamente abbracciarsi.

“Abbiamo voluto portare avanti quello che da sempre facciamo, prestando attenzione a pensionati e anziani ospiti della case di riposo – ha detto Valerio Zanolla, Segretario Generale Spi CGIL Lombardia -. Siamo contentissimi sia stata considerata utile da questa e altre rsa: vederle accolte con soddisfazione è per noi importante. Pensiamo che la nostra iniziativa, mi si passi il termine, possa portare a un “contagio” questa volta positivo: altre realtà venute a conoscenza dell’iniziativa ci hanno chiesto informazioni e si sono proposte di replicarla in altre case di riposo. Abbiamo visto le lacrime delle persone quando hanno potuto riabbracciarsi e questo è stato per noi lo stimolo principale ad andare avanti”.

“Il mondo delle Rsa ha vissuto fasi drammatiche, una situazione dura e difficile – ha poi aggiunto il sindaco, Lorenzo Radice, che tra le altre cose svolge la sua attività professionale nello stesso settore -. La rsa Sant’Erasmo è stata la prima a sollevare il velo sulla situazione critica degli anziani e di queste strutture all’inizio del 2020 e oggi è bello vedere la comunità che si attiva, dopo tutto quello che è successo, per dare una risposta ai nostri anziani, rendendo giustizia alla nostra memoria. Mi piace dire che noi siamo sempre dei nani sulle spalle di questi giganti e sono dunque contento, come lavoratore del settore, come cittadino e come sindaco, di un’iniziativa che permetterà di attenuare la solitudine”.

Il ringraziamento finale è arrivato poi dal presidente della Fondazione Sant’Erasmo, da cui dipende la Rsa, Domenico Godano: “Ringrazio il sindacato per la stanza che inauguriamo oggi e che permette di superare una barriera enorme - ha detto Godano –. Nella Rsa siamo orami quasi al 100% vaccinati e questo può essere il momento adatto per ringraziare anche il nostro personale, quanti in questi mesi hanno lavorato e lavorano ancora oggi affrontando ogni tipo di difficoltà, ma anche i legnanesi che attraverso le loro donazioni ci hanno in parte aiutato a superare un momento difficile anche dal punto di vista della gestione economica”.