CRISTIANA MARIANI
Cronaca

Rugby Sound a Legnano, l’edizione dei record: “La ricetta? Si cresce lavorando”

Fulvio De Rosa, patron di Shining Production, racconta il dietro le quinte del festival musicale. Cypress Hill e Placebo sono i nomi di richiamo internazionale sul palco dell’isola del Castello

Fulvio De Rosa: "Ho lavorato con tanti artisti internazionali nella mia carriera, adesso il mio sogno è quello di riuscire a collaborare con Vasco Rossi"

Fulvio De Rosa: "Ho lavorato con tanti artisti internazionali nella mia carriera, adesso il mio sogno è quello di riuscire a collaborare con Vasco Rossi"

Legnano (Milano) –  Placebo e Cypress Hill: sono questi i nomi enormi del panorama musicale internazionale che stanno già entusiasmando il pubblico del 25esimo anno anagrafico - 24esimo se si toglie il periodo della pandemia -di Rugby Sound. Il tredicesimo di Shining Production. Che è, in sostanza, chi ha contribuito a trasformare la “festa del rugby di Parabiago” in uno dei più importanti e attesi festival estivi d’Europa, all’isola del Castello di Legnano. Fulvio De Rosa è il patron di Shining Production.

De Rosa, che Rugby Sound ci attende?

"Come sempre, sarà una rassegna molto trasversale con proposte musicali fra le più disparate. Quest’anno c’è un incastro perfetto con alcune sonorità, con un grande ritorno al rock e al reggae. Ci piace molto continuare anche ad ospitare artisti che sono già stati qui. È bello avere una certa familiarità".

Come si arriva a nomi come Placebo e Cypress Hill?

"La musica ha questa magia, si creano negli anni delle opportunità e delle coincidenze. Serviva raggiungere questo grado di maturazione e di percepito da parte delle grandi agenzie che ancora non erano entrate nel festival. Il lavoro che è stato fatto da quando siamo al Castello di Legnano, anche implementando dotazione tecnica, ha fatto in modo che si riuscissero ad attirare anche artisti che hanno bisogno di certi contesti. La fortuna va sempre aiutata".

Ad esempio aumentando la durata del festival?

"Anche. Questa è un’annata record: 14 appuntamenti. Mai nella propria storia il Rugby Sound aveva avuto un numero di eventi e un’estensione temporale del genere. Questo ci ha permesso di avere con noi artisti internazionali come Cypress Hill che altrimenti non avrebbero potuto partecipare".

Cosa consiglierebbe ai giovani che vogliono iniziare un percorso nel settore dell’organizzazione di eventi musicali?

"Il livello di formazione scolastica e i mezzi tecnologici danno la percezione ai giovani che con un motore di ricerca o un’intelligenza artificiale si possa avere tutto quello che serve e impararlo. Invece il nostro rimane un lavoro molto artigianale e molto creativo, serve invece la capacità e l’elasticità mentale di affrontare le situazioni. Bisogna sapersi rimboccare le maniche".