
Paolo Ferrè di Confcommercio Legnano
Legnano (Milano), 8 gennaio 2021 - Complici i magazzini pieni e le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, nelle prossime settimane si attendono saldi con sconti importanti, da “fuori tutto”. Nei casi estremi si parte addirittura dal 70%. Lo ha spiegato Paolo Ferrè, presidente della Confcommercio di Legnano, nella giornata che ha sancito l’avvio dei saldi invernali, quest’anno più che mai necessari al commercio, pur nelle incertezze che caratterizzano il periodo. "La speranza è l’ultima a morire, ma purtroppo partiamo in sordina - ha spiegato Ferrè -. L’ottimismo non manca mai nei commercianti, ma il fatto di chiudere nuovamente i negozi nel primo week-end di saldi (domani e domenica, ndr), considerato la punta di diamante del periodo, suona come una presa in giro. Molto meglio sarebbe stato avere almeno una zona arancione che garantisse gli spostamenti nel proprio Comune e la possibilità di fare acquisti sotto casa. Trovo assurdo che abbiano imposto investimenti per mettere in sicurezza i negozi per poi chiuderli".
Ferrè ha descritto una situazione difficile, nonostante un dicembre chiuso "con risultati superiori alle aspettative", complice proprio l’impossibilità di uscire dai propri confini comunali che in un certo senso ha favorito Legnano e le sue tante attività commerciali. "I regali di solito vengono scelti nel negozio fisico per non avere brutte sorprese e questo ha aiutato, ma non si può certo considerare la stagione salva. Parliamo di una contrazione del volume d’affari stimata intorno al 25-30% quest’anno. Non faccio polemiche sterili, ma questo clima di incertezza che viene dal Governo non aiuta. Manca una strategia e i settori che si stavano riprendendo meglio come i pubblici esercizi hanno ricevuto la mazzata della chiusura nel week-end. Solo la tecnologia ormai sta resistendo". Per questo motivo gli sconti stagionali potrebbero subire una vera impennata: "Se di solito si partiva intorno al 20-30% per poi salire progressivamente, questa volta ho visto negozi che il primo giorno propongono già il 70%. Con i magazzini pieni sono obbligati a fare cassetta per pagare i fornitori, senza dimenticare che nel 2021 si tornerà a pagare le tasse".
Non è diversa la situazione ad Abbiategrasso e nell’Abbiatense, dove regna l’incertezza e si proverà a tamponare i danni: "I commercianti cercheranno di compensare le perdite causate anche dalle chiusure nel periodo natalizio – ha spiegato il segretario di Confcommercio Abbiategrasso, Brunella Agnelli -. Le perdite sono state rilevanti anche a causa delle chiusure la vigilia di Natale, un giorno strategico. Per sapere come saranno andati questi saldi si dovrà anche attendere e capire quanto la situazione ha inciso sul potere d’acquisto dei consumatori. L’obiettivo dei negozianti sarà quello di massimizzare le vendite, ma non si può prescindere dal contesto generale". Secondo Agnelli, però, i commercianti non vedono tutto nero: "Il loro ottimismo mi ha stupito. Molti mi hanno detto di volersi innovare per non subire passivamente la situazione. Parlo, ad esempio, del la necessità di operare in rete. La spinta in questo senso è molto forte e quando ne usciremo l’esperienza che ci siamo fatti sarà un valore aggiunto". "Se credo che gli sconti saranno maggiori rispetto al solito? È possibile; sarà necessario invogliare i consumatori che hanno grande desiderio di riappropriarsi della normalità. E in questo senso lo shopping non può che aiutare tutti noi".