
di Fabrizio Ponciroli
Quando si è un teenager è difficile avere le idee chiare sul proprio futuro. Si tende a dare importanza al divertimento quotidiano, sicuri che ci sarà tempo per sogni e responsabilità. Non è così per Samuel Grolla, 17 anni. Da quando era un bambino, ha sempre avuto ben chiaro in mente il suo sogno: diventare un rapper e "raccontare" la sua vita in musica. Il suo brano New Day New Page non è una semplice canzone…
Samuel, come nasce la tua passione per la musica?
"È nata a nove anni, quando ho iniziato ad ascoltare Emis Killa e Fedez, due artisti che mi sono sempre piaciuti molto per come sanno raccontarsi e raccontare. Ho cominciato, per gioco, a scrivere dei testi e così è iniziato tutto".
Quanto è importante la musica nella tua vita?
"In ogni cosa che faccio c’è sempre la musica. Non potrei vivere senza. È il mio modo per comunicare le mie emozioni".
Come nasce il tuo brano New Day New Page?
"Grazie al contest Palace, ho conosciuto Dalù (Lorenzo Daluiso), un ragazzo più giovane di me di due anni ma con un grandissimo talento. Ci siamo presi subito alla grande, anche con Lost Goodfellas, e abbiamo iniziato a fare musica insieme. Il brano l’abbiamo registrato a Corbetta da Andrea Bagini e poi postato sui social network. Sono contento perché ha solo like positivi, per me vuol dire molto".
Il testo della canzone parla anche di una persona a te molto cara…
"Sì, parla di Matteo Bonomelli, scomparso lo scorso gennaio. Era mio cugino. Avevamo un legame fortissimo. Da piccoli ci scambiavano per gemelli all’oratorio. Nel testo della canzone c’è un passaggio dedicato proprio a lui. Grazie alla musica, sono riuscito a buttare fuori tante emozioni che ho provato legate proprio a questo tragico avvenimento".
Da grande, quindi, sogni di diventare un rapper.
"Assolutamente. Sto studiando informatica ma il mio sogno è la musica. Ho tante passioni, come la Divina Commedia, ma la musica è la mia vita".
Cosa serve per raggiungere il successo?
"Innanzitutto devi essere credibile. Se mi parli di malavita e pistole ma non le hai mai viste in vita tua, per me sei già poco credibile. Poi, certo, il talento è importante ma serve credibilità e tanta umiltà".
Solitamente i ragazzi della tua età non sono così profondi e riflessivi…
"Sai, io vivo in un paese piccolo. Spesso noi ragazzi veniamo giudicati senza che nessuno sappia davvero chi siamo. Non si giudica mai un libro dalla copertina, no? Con l’evento I Love My Place, realizzato grazie al sindaco Sabina Doniselli, abbiamo dimostrato che sappiamo fare anche tanto altro. I ragazzi più che puniti e castigati, andrebbero prima capiti".