Legnano, 3 settembre 2023 – Solo qualche mese fa nessuno si era presentato alla gara per svolgere i delicati lavori previsti per risistemare il prezioso solarium del sanatorio Regina Elena di Savoia di Legnano, abbandonato da anni al suo destino: colpa del Pnrr, si disse allora, e del fatto che tutte le imprese erano in altre opere impegnate. A distanza di qualche mese e al secondo tentativo, tra i 34 invitati alla gara solo due hanno risposto con un’offerta, ma questa volta le opere sono state infine affidate a una società della provincia di Trapani, così che si possa finalmente mettere mano al delicato intervento atteso da anni.
Le due offerte pervenute, infatti, sono state quelle di Consorzio Stabile Opera e di Vi.Ba. srl, e alla fine è stata quest’ultima, con un punteggio complessivo di 100/100, ad aggiudicarsi l’appalto per un importo che supera di poco di 921mila euro. Come ormai risaputo i solarium in legno al centro dei lavori in questione sono la parte più suggestiva del complesso dell’ex Sanatorio Regina Elena di Savoia di Legnano, inaugurato nel 1924 dalla Regina Margherita: il progetto è la logica conseguenza dei primi interventi di messa in sicurezza e di rimozione delle lastre in cemento-amianto terminati nel 2022 e avviati dopo che gruppi di cittadini avevano riportato la questione al centro del dibattito.
La campagna diagnostica effettuata sui manufatti aveva evidenziato una situazione più compromessa del previsto, con il solarium ovest in condizione peggiore rispetto all’ala est. Per quanto riguarda il solarium est, la condizione della parte in legno sottostante la copertura permetterà di mantenere e consolidare le capriate esistenti affiancando loro degli elementi nuovi non a vista, mentre per il solarium ovest la struttura portante dovrà essere costituita da nuove capriate in sostituzione delle degradate.
La nuova copertura sarà realizzata, dunque, in elementi di fibrocemento ecologico. Il lavoro di restauro prevede il completamento, l’integrazione e il consolidamento delle strutture portanti e sono previsti anche interventi conservativi e di protezione delle superfici in cemento decorativo e a intonaco, nonché di tutti gli elementi lignei in opera. I lavori erano previsti inizialmente a luglio di quest’anno per concludersi entro la primavera 2024, ma il primo bando finito nel nulla ha ovviamente spostato in là i termini.