L’acqua è tornata nel Naviglio Grande, anche se a regime ridotto, e con l’acqua il velo di schiuma che la ricopre. Schiume che, ormai è assodato, arrivano da monte, generate dalle sostanze tensioattive (le stesse contenute nei detersivi) che si trovano negli scarichi dei depuratori del Varesotto, a Somma Lombardo, località Cà Bagaggio, e Sant’Antonino Ticino, frazione di Lonate Pozzolo, che funzionano male. "Con l’acqua sono arrivate le prime bolle bianche. Lo schifo continua", denunciano i residenti di Robecco, cittadina a sud di Magenta, che hanno visto arrivare l’ondata di chiazze il giorno successivo alla reimmissione dell’acqua nel Naviglio.
«Per noi a Turbigo la schiuma e la puzza non sono più un fatto eccezionale ma la normalità. Una schifezza sotto gli occhi di tutti, senza che nessuno intervenga – afferma Claudio Spreafico, esponente locale di Legambiente –. Arriva dal Canale Industriale e sino alla scorsa settimana andava in Ticino. Adesso prosegue dalla Centrale nel Naviglio. Il tema del malfunzionamento dei due depuratori varesini vorremmo portarlo sul tavolo regionale, al confronto con Arpa e Alfa, la società di gestione, perché i responsabili intervengano". L’orografia del territorio, con un reticolo di canali stratificato nei secoli, è complessa. I due depuratori scaricano le acque reflue, non completamente pulite, nel canale industriale, che nasce insieme al Villoresi dal Ticino, alimenta le centrali della zona e poi confluisce nel Naviglio.
Se i canali sono chiusi, si finisce nel fiume. Le immagini con le schiume che si generano dallo scarico del depuratore di Somma sono state documentate con alcuni filmati postati sui social. Come anche le morie dei pesci vicino allo scarico. "Mentre il famigerato depuratore di Sant’Antonino, enorme, è da anni alla ribalta, per i danni che ha fatto e che continua a fare a Ticino e Naviglio Grande, di quello piccolo di Somma Lombardo si parla poco: c’è una sorta di assuefazione. Quando io ho visto lo scarico un paio di giorni fa, per la prima volta e per caso, non credevo ai miei occhi e al mio naso. Una vera e propria fogna, come quelle degli anni 70, che entra dritta in Ticino".
A metà gennaio c’è stata una enorme moria di pesci a Somma. Si sono fatti prelievi ma nulla è emerso. "Questo scarico è una vergogna per Somma Lombardo, per chi gestisce i depuratori, per il Parco del Ticino, per la Lombardia", rivendica testimonia Achille Moneta, attivista impegnato da anni.