"Tagliano non a noi, ma ai nostri cittadini, una molteplicità di fondi che i comuni usano per finanziare progetti di opere tipo abbattimento barriere architettoniche, efficientamenti di scuole, impianti sportivi e stabili comunali, opere per l’assetto idrogeologico, per la mobilità e così via. Questo peggiorerà la qualità della vita nelle nostre città, dalle Alpi alla Sicilia. Inoltre i tagli alla spesa corrente renderanno ancora più insostenibile la gestione delle manutenzioni di questi immobili e del territorio". Non usa mezze misure Lorenzo Radice, sindaco di Legnano e in qualità di presidente di Ali Lombardia, associazione delle Autonomie locali italiane, per criticare la legge di bilancio nazionale che, secondo quanto emerge dal testo approvato dal Consiglio dei Ministri, provocherebbe tagli e il blocco del turnover al 75% (in pratica ogni quattro dipendenti in uscita I comuni potranno sostituirne solo tre).
"Le misure approvate dal Governo, se saranno confermate dal Parlamento - spiega Radice -, arriveranno dopo i tagli ai bilanci dei comuni già effettuati nel corso dell’estate 2024, e impatteranno attraverso altri tagli alla spesa per investimenti (circa 3 miliardi nei prossimi 5 anni) e con meccanismi di taglio e accantonamento delle risorse della parte corrente per altri 2 miliardi nel quinquennio… Altro che autonomia differenziata, stiamo assistendo a un’indifferenza autonomizzata da parte di un Governo che non ascolta il grido di dolore che si alza dalla voce di 8.000 sindaci e sindache di tutti i colori politici, tanto sui tagli, quanto sul turnover". "Di fronte a questo scenario grave e pesante, come Lega delle autonomie Locali-Ali Lombardia - , lo diciamo chiaro: il Governo deve fermarsi e trovare le risorse senza sottrarle ai Comuni, che hanno già dato tanto al risanamento della finanza del Paese e che anche in occasione dei progetti finanziati con il Pnrr stanno dimostrando di usare i fondi nei tempi e bene". P.G.