REDAZIONE LEGNANO

Segni satanici nella casa del Roccolo. Sulle pareti croci in rosso capovolte

Una croce capovolta, il famigerato numero 666, e la frase "Onore a Satana", il tutto con vernice spray rossa. Le...

La casetta nel cuore del Roccolo imbrattata con le scritte e simboli in vernice rossa inneggianti a Satana

La casetta nel cuore del Roccolo imbrattata con le scritte e simboli in vernice rossa inneggianti a Satana

Una croce capovolta, il famigerato numero 666, e la frase "Onore a Satana", il tutto con vernice spray rossa. Le scritte sono comparse nei giorni scorsi nel cuore del Roccolo, nella casetta immersa tra i campi al confine tra Canegrate, Parabiago e Busto Garolfo. Sebbene sia probabile che si tratti di bravate di vandali piuttosto che dell’opera di seguaci del satanismo, l’episodio è un chiaro riflesso dello stato di abbandono e degrado che ormai caratterizza la zona. La casetta, un tempo simbolo di impegno e comunità, era stata recuperata e ristrutturata con dedizione da un gruppo di pensionati. A proprie spese e con un lavoro spartano ma di grande valore, avevano trasformato il piccolo edificio in un luogo accogliente per i visitatori del parco. Panchine, tavoli, sedie, serramenti e un’area abbellita erano il risultato di mesi di impegno. Tuttavia, i pensionati si erano trovati costretti a smantellare tutto a causa di contrasti con i proprietari privati del terreno. A peggiorare la situazione, la devastante tempesta del 2023 che aveva raso al suolo buona parte del bosco circostante. Gli interventi successivi di rimozione degli alberi caduti hanno ridotto ulteriormente la vegetazione intorno alla casetta.

Le scritte sataniche, comparse sulle pareti interne, sono l’ennesima testimonianza del degrado che ha preso il sopravvento in quest’area un tempo vivace e ben curata. La casetta è diventata il bersaglio di atti vandalici. Questo episodio non è solo un atto di inciviltà, ma un richiamo urgente alla necessità di interventi concreti per recuperare e proteggere una parte importante del patrimonio naturale e sociale del territorio.

Christian Sormani