
Fra le possibili cause anche l'accesso facilitato alla pornografia in rete (Archivio)
Legnano (Milano), 12 maggio 2015 - Una richiesta d’amicizia via Facebook. Una prima chat e poi un vero e proprio approccio: "Ti va di vederci su Skype?". Un sogno diventato a breve in un incubo per diversi uomini (almeno tre i casi registrati nell'ultima settimana) di Legnano e dintorni. Durante la sexy videochiamata la bella ragazza inizia a spogliarsi e ballare. E chiede apertamente al suo partner telematico di masturbarsi. Detto, fatto. Una bella trappola: il filmato dell'uomo nudo viene registrato dal pc della truffatrice e allora ecco il ricatto. "Se non mi dai duemila euro metto tutto su Youtube e tutti vedranno quello che stavi facendo".
Le prime indagini in corso hanno imboccato la strada che porta nei Paesi dell’Europa dell’est. Benché i nomi – falsi – delle ragazze risultino italiani al cento per cento, errori di sintassi e di ortografia dei vari messaggi lasciati su Facebook, oltre ad altri elementi, hanno spinto gli inquirenti in questa direzione. Gli stessi che ora invitano a prestare la massima prudenza e attenzione mentre si smanetta su Facebook.
di Ivan Albarelli