Legnano (Milano) -
Sarà uno "sfioratore", chiamato ad attenuare gli effetti delle piene del fiume Olona, a risolvere i problemi cronici dell’ultimo tratto di corso Magenta e via Ratti, zona più volte interessata da vere e proprio tracimazioni del sistema fognario? Secondo Cap Holding, malgrado le tante perplessità espresse in passato dai residenti, la soluzione passa proprio da questo intervento, che è stato infine finanziato nelle scorse settimane con circa 250mila euro e al quale si metterà mano il prima possibile.
Il problema è noto da tempo, anche perché per identificare le prime, dannose tracimazioni si deve risalire per decenni indietro nel tempo. L’ultimo caso, però, aveva avuto un effetto eclatante anche perché era avvenuto nella domenica del 2021 dedicata all’anomala "edizione settembrina" del Palio cittadino. Nella seconda mattinata di quella domenica di settembre, infatti, un violentissimo acquazzone si era abbattuto sulla città e il sistema fognario di questa zona aveva subito evidenziato le sue carenze: i tombini erano letteralmente esplosi trasformandosi in fontane e il liquame aveva invaso cantine e i locali a livello strada. A quel punto - dopo le proteste dei residenti, stanchi di dover sopportare a ogni violenta pioggia le disastrose conseguenze - erano ricominciati i sopralluoghi di Cap Holding che, con i tecnici del Comune, aveva preso nuovamente in mano l’argomento alla ricerca di una soluzione.
Il mese scorso, infine, è stata predisposta la relazione che accompagna la soluzione progettuale prescelta, considerata come "una funzione mitigativa e a esclusivo uso emergenziale", che consiste nella realizzazione di un nuovo sfioratore in via Branca, la cui attivazione è subordinata all’azione manuale sulle paratoie che regolano la portata sfiorata del fiume: la quota della soglia è stata determinata in modo tale da evitare allagamenti in corrispondenza proprio di via Ratti/Corso Magenta e allo stesso tempo per potersi attivare esclusivamente in quelle situazioni per le quali gli alti livelli a valle del fiume Olona non consentono un adeguato funzionamento degli altri sfioratori presenti. In sostanza i tecnici di Cap Holding hanno determinato che la rete fognaria della zona ha comunque una struttura adeguata e che solo l’interferenza con le piene improvvise del fiume comporta problemi: il nuovo sfioratore, dunque, dovrebbe escludere buona parte delle criticità. Non resta che attendere i lavori e poi, con le dita incrociate, la prossima, inevitabile e ormai prevedibile pioggia fuori norma.