FRANCESCO PELLEGATTA
Cronaca

Pokemon? No, a 17 anni diventa campione italiano di ballo liscio

Simone Tiozzo, giovanissimo talento di Abbiategrasso, è diventato tre volte campione italiano di ballo liscio insieme a Jessica Boncore, ventenne di Bareggio

Simone Tiozzo e Jessica Boncore

Abbiategrasso (Milano), 21 luglio 2016 - Grazia, ritmo, armonia. Capacità di muoversi in coppia con l’intelligenza giusta per far emergere l’uno la bravura dell’altra. Ma anche espressione del viso, postura e acconciatura dei capelli. La danza sportiva non lascia nulla al caso e richiede tanta resistenza per arrivare in fondo alla competizione. Lo sa bene Simone Tiozzo, 17 anni, che ha appena conquistato il titolo di campione italiano in tre categorie differenti insieme alla sua compagna di ballo, Jessica Boncore, 20enne di Bareggio. «A sei anni accompagnavo i miei genitori quando andavano a ballare il liscio - racconta Simone, che nella vita fa cuoco e studia alla scuola alberghiera -, un giorno mi sono stancato di guardare e ho voluto provare». Da allora sono passati dieci anni e questo ragazzo abbiatense è arrivato a conquistare tre primi posti a livello nazionale durante l’ultima competizione di Rimini, nelle categorie «liscio unificato», «combinata nazionale» e «ballo da sala» per coppie tra i 19 e i 34 anni. «La sfida più dura è stata la combinata - ricorda -. Sei tipi di ballo da proporre in maniera consecutiva per un minuto e mezzo ciascuno. Dal walzer viennese, fatto di leggerezza, passando per il tango, fatto di energia, passione e il divieto assoluto di sorridere. Non dimentichiamo che il tango racconta di due innamorati che hanno litigato. Per finire con l’allegria della polka, alla quale arrivi ormai esausto. Per questo molte coppie si arrendono prima di terminare la prova».

Per Simone Tiozzo il ballo è un modo per far emergere la propria personalità, un modo per capire chi sei e cosa puoi diventare. Ma anche un vero e proprio sport, dove spesso vince chi tira fuori più cattiveria agonistica. Oltre alle gare nella sua vita c’è tanto allenamento: circa tre lezioni a settimana alla scuola Jò Dance di San Pietro all’Olmo, insieme alla compagna di ballo Jessica e al maestro Giovanni Altomare. Di solito una lezione è dedicata alla tecnica pura, mentre le altre due servono a sviluppare fiato ballando più o meno liberamente. Da piccolo Simone aveva cominciato con le danze caraibiche, per passare in fretta al liscio, fatto di eleganza e stile, molto più consono alla sua personalità. «Da piccolo giocavo a calcio ma avevo sempre problemi al tallone e alla caviglia. A quel punto, discutendone insieme ai miei genitori, ho deciso di cambiare attività e dedicarmi solo alla danza sportiva».

Dopo il secondo posto conquistato nel 2015, questo ragazzo è tornato alla massima competizione italiana con tanta voglia di vincere. Nel 2016 ha già conquistato la Coppa Italia e il secondo gradino del podio ai Regionali, che gli ha garantito di poter sfidare coppie di ballerini arrivati da ogni parte d’Italia. Fino al trionfo finale che ha fatto esplodere di gioia suo papà e piangere sua mamma, entrambi presenti durante le fasi finali mentre si esibiva a Rimini davanti a duemila persone. Oggi Simone Tiozzo continua i propri studi e lavora come cuoco in un agriturismo della zona, facendo grandi sacrifici per conciliare il servizio, gli allenamenti e le gare di ballo, ma in futuro vuole diventare un professionista e aprire una sua scuola di ballo. «Oggi per me comincia un nuovo percorso e non solo perché salgo di categoria. Il liscio e la sala si ballano solo in Italia, io mi vedo proiettato verso competizioni internazionali, dove si pratica lo standard, con tempi e stili differenti».