GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Spaccate e aggressioni. I sindaci dal prefetto:. Magentino sotto attacco

Le tredici amministrazioni hanno concordato le richieste di maggiore sicurezza "Noi facciamo prevenzione, ma la videosorveglianza non può risolvere tutto".

La riunione nella sala consiliare di Magenta. All’esito della riunione Luca del Gobbo ha sottolineato: «Porteremo al prefetto i problemi che abbiamo riscontrato e che non possiamo risolvere da soli»

La riunione nella sala consiliare di Magenta. All’esito della riunione Luca del Gobbo ha sottolineato: «Porteremo al prefetto i problemi che abbiamo riscontrato e che non possiamo risolvere da soli»

Troppi episodi gravi avvenuti nelle ultime settimane e concentrati in tutto il territorio del Magentino, arrivando ai confini con il Legnanese. Spaccate nei locali pubblici, aggressioni per rapina, per non parlare di quello che accade al Pronto soccorso dell’ospedale Fornaroli. I sindaci di 13 comuni si sono ritrovati ieri mattina nella sala consiliare di Magenta perché vogliono che la sicurezza venga garantita. Si riparte dal tavolo che affronta i problemi e il primo di questi è proprio quello relativo alla sicurezza. "Venerdì prossimo avremo un incontro con il prefetto di Milano – ha affermato il sindaco di Magenta Luca Del Gobbo – per capire come sarà possibile operare. Gli porteremo i problemi che riscontriamo ogni giorno e che non possiamo risolvere da soli. Abbiamo chiesto un incontro anche con l’assessore regionale Romano La Russa e con Anci Lombardia. È un problema che esula completamente dal colore politico".

Soltanto pochi giorni fa il sindaco di Magenta ha svolto un sopralluogo all’ospedale Fornaroli insieme al comandante della stazione carabinieri, maresciallo Massimo Simone e al direttore generale di Asst Ovest Milanese Francesco Laurelli. I comuni, nel corso degli ultimi anni, hanno incrementato notevolmente i dispositivi di sicurezza. Santo Stefano Ticino, con il Sindaco Dario Tunesi, ha aumentato le telecamere passate da 16 a 90 in un decennio. Cosa che hanno fatto un po’ tutti i comuni.

"Non possiamo riempire i nostri paesi di telecamere – ha detto Alfio Colombo, sindaco di Arluno – fondamentale è la partecipazione dei cittadini". A proposito di cittadini, Mesero sta partendo con il controllo del vicinato, discorso che anche Vittuone vuole riprendere dopo un’esperienza passata. Varchi agli ingressi del paese, telecamere di ultima generazione e altro ancora. Ma i problemi restano. Ed è questa l’amara certezza che emerge dagli amministratori dei comuni di Magenta, Corbetta, Boffalora, Mesero, Marcallo, Vittuone, Sedriano, Bareggio, Ossona, Robecco sul Naviglio, Arluno, Santo Stefano Ticino e Casorezzo. "Non siamo sindaci sceriffi – conclude Del Gobbo –. Facciamo quel che possiamo, facciamo prevenzione cercando di occuparci dei nostri ragazzi".