CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Spaccio nei boschi. Smantellato un market della droga. Cinque in manette

Gli arresti dopo un’indagine tra Castano Primo, Nosate e Lonate. Sono stati identificati anche soggetti evasi dai domiciliari.

L’operazione contro lo spaccio di droga ha smantellato l’ennesimo “market”

L’operazione contro lo spaccio di droga ha smantellato l’ennesimo “market”

Cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite dagli agenti del Comando intercomunale di Polizia locale di Castano Primo e Nosate, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Busto Arsizio, su richiesta della Procura della Repubblica locale. I destinatari sono accusati di numerosi reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree boschive di Castano Primo, Nosate e Lonate Pozzolo.

Gli arresti sono il risultato di un’indagine complessa condotta dall’Ufficio di Polizia Giudiziaria Castanese e coordinata dalla Procura di Busto Arsizio, che ha portato a contestare 40 capi d’accusa ai soggetti fermati. Le catture sono state effettuate in collaborazione con l’Ufficio Investigativo del Commissariato di Polizia di Busto Arsizio. Le indagini, condotte con metodi tradizionali e tecniche avanzate, hanno permesso di smantellare due gruppi organizzati che gestivano “market della droga” in più punti di spaccio situati nelle aree boschive adiacenti a via Oleggio di Castano Primo, via Cerone di Nosate, via Tornavento di Castano Primo, l’ecocentro di Lonate Pozzolo, via Ceresio e la zona di Sant’Antonino a Lonate Pozzolo.

L’attività criminale, strutturata gerarchicamente, era operativa da anni con un orario lavorativo ben definito: a Lonate Pozzolo, ogni giorno dalla mattina fino a tarda notte, mentre a Castano Primo e Nosate dal lunedì al sabato. Numerosi acquirenti, provenienti anche da lontano, si rifornivano di cocaina, eroina e hashish, garantendo agli spacciatori guadagni consistenti e continui. Gli spacciatori, particolarmente abili e astuti, agivano con il volto coperto e, in alcuni casi, armati di machete e spray urticanti per eludere i controlli delle Forze dell’Ordine.

Le indagini hanno rivelato che uno dei leader del “market”, già agli arresti domiciliari per reati simili, era riuscito a evadere e riprendere immediatamente il controllo delle operazioni criminali. Un altro arrestato, dopo essersi allontanato temporaneamente dal territorio nazionale, è stato catturato al suo rientro in Italia attraverso il porto di Genova, in esecuzione di un ordine di carcerazione per reati di violenza sessuale e rapina. Quattro dei cinque arrestati avevano già subito condanne per spaccio di stupefacenti.