Turbigo (Milano), 18 settembre 2022 - "Avevo sentito alcuni spari ma pensavo fossero petardi. Poi ho visto una donna gridare con le mani nei capelli". Un residente racconta gli attimi concitati dopo lo sparo all’esterno del bar di via Allea Comunale davanti a tavolini e ombrelloni. "C’erano una quarantina di persone ed è un miracolo che non sia successa una strage". Secondo alcuni turbighesi non ci sarebbe stata alcuna festa, ma solo un ritrovo fra alcune famiglie di albanesi residenti in zona. Poi un 34enne che aveva alzato parecchio il gomito al bar, avrebbe rivolto un complimento ad una giovane donna in compagnia di amici.
L’alto consumo di alcol pare abbia contribuito a far degenerare la discussione innescando prima una lite che poi è sfociata nella sparatoria, avvenuta in strada, e nella tragedia. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Legnano, il 34enne ha quindi tirato fuori una pistola ed ha sparato contro un trentenne che lo stava minacciando ferendolo al polpaccio. Una volta vista la pistola diverse persone hanno accerchiato l’aggressore che per difendersi dal massacro ha premuto nuovamente il grilletto colpendo alla carotide un 23enne. Il ragazzo è morto poche ore dopo all’ospedale di Legnano. Sul posto dell’omicidio erano presenti anche la madre ed il padre della vittima. I soccorsi sono arrivati dopo almeno tre quarti d’ora e per il 23enne Emanuel Rroku, non c’è stato più nulla da fare.
Il ferito al polpaccio è stato ricoverato all’ospedale di Busto Arsizio, mentre l’omicida è stato portato all’ospedale di Gallarate, dove si trova ancora adesso piantonato ed in gravi condizioni. I carabinieri hanno quindi trovato l’arma del delitto: una pistola calibro 6,35 denunciata come smarrita nel 2017 in provincia di Como. Un fatto di questa gravità a Turbigo non era mai accaduto e nel paese aumenta l’angoscia. La comunità albanese in zona è molto numerosa e sono persone integrate da anni che lavorano, come faceva la vittima. L’omicida invece sarebbe un albanese residente a Milano, presente a Turbigo per far visita ad alcuni amici.
"Siamo vicini alla famiglia Rroku e a tutta la locale comunità albanese per la tragica morte del giovane Emanuel – dice il sindaco di Turbigo Fabrizio Allevi –. Osserveremo un momento di lutto. E su consiglio del vicario episcopale di zona, Luca Raimondi, si è deciso di organizzare oggi alle 20.30 in chiesa parrocchiale una veglia di preghiera. Anche le iniziative di animazione in programma per oggi in oratorio sono state sospese. Pregheremo alla memoria di Manuel".