Ventotto presepi, come ventotto sono le edizioni della mostra presepi ospitata nella chiesa Santa Maria della Neve, inaugurata ieri pomeriggio. La mostra – che si può visitare sino al 6 gennaio (aperta al sabato e nei festivi) - è dedicata alla memoria di Enio e Silvano Sisti, appassionati presepisti che hanno dato vita all’omonima associazione. La mostra è organizzata con presepi orientali (che si rifanno ai territori della Palestina), presepi popolari e diorami. Molte natività sono ambientate in luoghi differenti, dai vecchi cortili alle valli alpine, anche sull’imbarcazione che portava sabbia e ghiaia a Milano solcando il Naviglio. Il primo presepe che accoglie il visitatore è ambientato a Bareggio, proprio nella chiesuola che ospita la mostra.
"Ogni anno cerchiamo di variare i presepi esposti – dice Valentino Veronese, uno dei presepisti bareggesi -. Molti li prendiamo in prestito da altri luoghi dove si svolgono iniziative simili. Quest’anno non ne abbiamo fatti di nuovi anche perché siamo stati impegnati nella realizzazione del grande presepe allestito nella chiesa parrocchiale. Quello che accomuna noi componenti del gruppo è la passione che mettiamo da anni nella realizzazione dei presepi: non sono lavori che si preparano in pochi giorni. Occorre fare degli studi, elaborare gli ambienti e poi assemblare il tutto".
Al momento inaugurale di ieri pomeriggio erano presenti il sindaco Linda Colombo, il parroco don Luca Nichelini e la consigliere regionale Silvia Scurati. Quest’ultima ha ricordato che nei giorni scorsi sono stati portati al palazzo della Regione due presepi realizzati dai presepisti bareggesi Ernesto Marmonti e Vittorio Pirovano. "Natale non è l’albero, non sono le renne e nemmeno i festoni illuminati. La vera rappresentazione del Natale è il presepe e siamo fortunati che noi qui, e nelle nostre scuole, c’è ancora l’abitudine di allestire i presepi. Perché non è così dappertutto. Il presepe è speranza, solidarietà e tradizione" ha detto il parroco in occasione dell’inaugurazione. "Guardando le statuine ci giunga il lieto annuncio della venuta di Gesù".