GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Tavolo sulla sicurezza e la legalità. Sotto la lente l’allarme baby gang

Abbiategrasso, secondo incontro tra primi cittadini si è discusso anche del fenomeno dell’abbandono rifiuti

Il Tavolo sulla sicurezza tra sindaci assessori e comandanti della polizia locale per studiare misure e strategie

Il Tavolo sulla sicurezza tra sindaci assessori e comandanti della polizia locale per studiare misure e strategie

L’abbandono dei rifiuti e il fenomeno delle baby gang sono stati i temi trattati nel corso della seconda riunione del tavolo dedicato alla sicurezza a cui hanno partecipato i comandanti delle polizie locali e gli amministratori dei comuni di Abbiategrasso, Albairate, Cisliano, Gaggiano e Vermezzo con Zelo. In merito alle questioni ambientali, e in particolare sul fenomeno dell’abbandono nelle zone limitrofe ai centri abitati di rifiuti, anche non domestici, su proposta del sindaco gaggianese Baj, si cercherà di intensificare i controlli relativi agli interventi di ristrutturazione edilizia, mettendo l’accento sul fatto che senza le opportune certificazioni diventa complicato per i cittadini ottenere le detrazioni previste. Altro argomento analizzato dal Tavolo è stato quello legato alle baby-gang protagoniste, nei diversi centri, di atti di vandalismo reiterati che risultano avere un forte impatto sulla cittadinanza. In questo caso, sia il sindaco abbiatense Cesare Nai, sia l’assessore Chiara Bonomi si sono soffermati sulla giovane età degli autori di questi reati (ragazzini dai 13 ai 17 anni), il che da una parte crea difficoltà rispetto alle possibili azioni repressive da poter intraprendere, mentre dall’altra testimonia la necessità di un approccio sociale alla questione. In base anche alle esperienze raccolte è stata quindi individuata come prioritaria la necessità di intervenire a livello familiare, per spiegare con maggior forza quanto questo tipo di comportamenti abbia ricadute sull’intera collettività che – secondo l’esempio riportato da Nai – spende circa 300mila euro all’anno per interventi di ripristino rispetto a attrezzature o arredi danneggiati. "Soldi che in assenza di questi fenomeni potrebbero essere investiti in attività ludiche e impianti sportivi", ha sottolineato Nai. Albairate ha parlato della propria esperienza al riguardo delle azioni messe in atto in confronto con le famiglie dei presunti teppisti. "Non sempre però abbiamo trovato famiglie aperte al dialogo e collaborative" hanno sottolineato.