PAOLO GIROTTI
Cronaca

Test rapidi con l’Asst. Epatite e Hiv da prevenire. Un check point in stazione

Ha aperto nell’edificio dello scalo uno spazio non ospedaliero e gratuito. Saranno presenti operatori sociali della cooperativa Albatros e del Sert.

Test rapidi per Hiv ed epatite, ma anche counseling e informazioni in materia di salute, riduzione del danno e dei rischi: da oggi tutto questo è una realtà al "Check point Legnano" che ha aperto i battenti nell’edificio della stazione ferroviaria, già sede del controllo di vicinato. Il Check point è uno spazio non ospedaliero, aperto e gratuito dove saranno presenti operatori sociali della cooperativa Albatros e operatori sanitari dell’Asst Ovest Milano, in particolare personale del Sert di Parabiago, dove saranno somministrati test rapidi per Hiv e Hcv epatite, sarà offerto counseling pre e post test e date informazioni corrette sulla salute sessuale, la prevenzione e i comportamenti a rischio. L’iniziativa è legata a Fast Track Cities, il progetto internazionale che punta ad azzerare le nuove infezioni da hiv e le morti collegate all’Aids e cui la Città di Legnano ha aderito nel novembre dello scorso anno.

Subito dopo l’adesione al progetto, il Comune aveva iniziato a interloquire con le realtà che, in ambito territoriale, si occupano di prevenzione e riduzione dei comportamenti a rischio relativamente all’uso di sostanze stupefacenti e alla sessualità. Il "tavolo" fra l’amministrazione comunale, il primario dell’Unità operativa complessa Malattie infettive dell’Asst Ovest Milanese Stefano Rusconi, il progetto "Gasoline" di cooperativa sociale Albatros e la Croce Rossa di Legnano, giungendo infine a dare il via all’iniziativa. La scelta logistica del check point è caduta sulla stazione in quanto luogo di passaggio e privo di qualsiasi connotazione, quindi ideale per accogliere e lavorare sui temi dello stigma. Il Check point sarà aperto due pomeriggi la settimana, dalle 17 alle 19 martedì e dalle 16.30 alle 18.30 il giovedì. "Oggi, forse perché si è perso il timore del contagio Hiv, si tendono a sottovalutare i comportamenti a rischio – ha detto a proposito dell’iniziativa afferma Monica Berna Nasca, assessore alla Quotidianità -, mentre i dati ci dicono che la malattia è ancora presente e meno conosciuta rispetto ad alcuni anni fa, specie fra i giovani. Da qui la scelta di aprire un presidio che possa essere un punto di riferimento per chi hai dei dubbi in materia". Funzionerà? Ieri, dopo dieci minuti dall’apertura ufficiale, il primo utente aveva già varcato la soglia chiedendo di effettuare un test.