
Il fiume Ticino
Abbiategrasso (Milano), 22 febbraio 2016 - Da sei mesi la qualità delle acque che dal canale Scolmatore entrano nel Ticino è peggiorata in maniera allarmante. Alla confluenza tra il fiume azzurro e il canale si possono osservare correnti scure che passano indisturbate. La ragione? Il bacino fognario di Rho, che serve circa 600mila persone, è stato indirizzato proprio nello Scolmatore, un canale vecchio e usurato, che non possiede sistemi per limitare l'inquinamento, neppure quello solido delle bottiglie di plastica e dei detriti trasportati dall'acqua. L'allarme arriva dal Circolo Legambiente – Terre di Parchi e dal Comitato Salvaguardia del Ticino – Gruppo pesca. Queste associazioni, insieme a molti cittadini, hanno sollevato un problema che riguarda Abbiategrasso come punta di un iceberg sommerso ben più grande, perché ad essere coinvolto è l'intero sistema regionale di gestione e depurazione delle acque.
«La situazione critica in cui si trova lo Scolmatore mette a dura prova un fiume già afflitto da altri problemi - ha spiegato Nicholas Chignoli del Circolo Legambiente di Abbiategrasso -. Abbiamo chiesto un tavolo per sensibilizzare Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po, ndr) e Regione Lombardia sulla necessità di fermare almeno l'erosione della sponda a valle dello Scolmatore, che trasporta rifiuti su un'ampia superficie boschiva del Parco del Ticino. Nel caso arrivasse una piena importante come quella del 2014, che ha travolto 40 ettari di bosco, nulla potrebbe trattenere l'acqua dal raggiungere la Gabana di Abbiategrasso e la Colonia Enrichetta». Per questo motivo Chignoli ha lanciato un appello: «I cittadini che vogliono agire per proteggere il Parco non devono farlo da soli ma stare con noi per fare pressioni su chi decide; comunicateci le vostre idee e le vostre segnalazioni». La progettazione di una barriera che impedisce l'erosione della sponda del Ticino è già stata completata e si attende il via libera per cominciare i lavori».
di FRANCESCO PELLEGATTA