di Paolo Girotti
LEGNANO
Un enorme pasticcio, che in ogni caso genererà effetti sulla stagione di spettacoli e che potrebbe anche avere risvolti economici sgraditi per l’Amministrazione comunale: il Tribunale amministrativo, infatti, un paio di giorni fa ha rimescolato le carte dell’appalto per la gestione del teatro Città di Legnano Tirinnanzi, con un coup de théâtre che rimette in gioco la Cinematografica Valentino, società vincitrice della gara ma poi esclusa per non aver risposto in tempo utile alle ulteriori richieste dell’Amministrazione legnanese. Il primo effetto è che, mentre la stagione teatrale ha già preso il via con la programmazione decisa da Ad Management - società nel frattempo subentrata - tutto viene ora rimesso in discussione. Per comprendere cosa stia succedendo sul palco del teatro di piazza IV Novembre bisogna fare un passo indietro: la società esclusa dalla gara, Società Cinematografica Valentino (si tratta nella sostanza della stessa società che gestisce il Cinema Teatro Galleria), aveva deciso di rivolgersi al Tar dopo che, a causa di un’offerta risultata "anormalmente bassa", il Comune di Legnano aveva chiesto alla stessa ulteriori approfondimenti e chiarimenti. La documentazione richiesta dal Comune non era giunta a destinazione entro il termine formale stabilito dallo stesso ente e così Cinematografica Valentino, che aveva ottenuto il punteggio più alto e il primo posto in graduatoria, era stata esclusa dalla gara, lasciando spazio ai secondi classificati.
Di fronte al Tar, Cinematografica Valentino ha portato le sue ragioni lamentando difformità tra il disciplinare di gara e le richieste del Comune a proposito delle modalità di trasmissione della documentazione mancante. Il Tribunale amministrativo, con sentenza resa pubblica martedì, ha accolto il ricorso e, anche se il primo passaggio sarà proprio l’analisi della documentazione da parte del Comune (entro 15 giorni) che dovrà allontanare i dubbi sull’anomalia dell’offerta, Cinematografica Valentino è ritornata in gioco. Tutto questo accade malgrado i primi spettacoli della nuova gestione siano già andati in scena e la programmazione della stagione, targata Ad Management, sia già stata ufficialmente presentata. Il Comune è stato chiamato a pagare a Cinematografica Valentino 3.500 euro di spese legali, ma cosa succederà tra 15 giorni? L’Amministrazione, tuttavia, aveva fatto inserire una clausola per provare a tutelarsi rispetto a un pronunciamento del Tar.