Abbiategrasso (Milano), 27 giugno 2019 - In viaggio sul treno con 41 gradi. Succede anche questo sulla Milano-Mortara che collega la city alla Lomellina e il vento del cambiamento portato dai nuovi Vivalto – in servizio sulla linea da poco più di due mesi – a quanto pare si è rivelato un vento caldo. Caldissimo. La denuncia è partita da un pendolare abbiatense che rientrava a casa da Milano in una carrozza dove i climatizzatori erano spenti. Il viaggiatore ha scattato una foto agli schermi presenti sui Vivalto che forniscono le indicazioni generali di viaggio, e tra queste la temperatura. Ebbene, all’interno era di 41 gradi, mentre sulla lamiera esterna si arrivava a 44 gradi.
«Purtroppo sappiamo che i Vivalto hanno due problemi – ha sottolineato Vanessa Giancane, la presidente dell’Associazione MiMoAl –: le porte automatiche che si bloccano con una certa facilità e gli impianti di climatizzazione che si guastano». Giancane ha confermato che da qualche giorno il problema sussiste, e le segnalazioni sono state diverse. «Ma il caldo appena esploso ha acuito i disagi – aggiunge –. Questo riporta in primo piano il problema della manutenzione del materiale rotabile. Se parliamo di treni vecchi, poi, è ancora peggio. Negli anni scorsi si diceva che l’impianto di climatizzazione in funzione poteva anche non garantire che il convoglio sarebbe arrivato a destinazione». Cosa fare, dunque? Semplice, i pendolari già tartassati da ritardi e soppressioni sono costretti a lasciare le carrozze roventi per ammassarsi in quelle dove l’impianto di climatizzazione ancora funziona. Ma gli episodi di questi giorni cominciano ad essere molto numerosi. Ieri pomeriggio, il treno delle 17.42 che viaggiava sulla Milano-Mortara si è fermato in aperta campagna. Vista la calura insopportabile e le richieste di un viaggiatore, il capotreno è passato personalmente ad aprire a mano i finestrini del convoglio.