
A preoccupare sono le schiume biancastre che compaiono nel canale
Turbigo (Milano) - Capire l’origine delle schiume nel naviglio grande. Il comune di Turbigo si muove sul fronte ambientalista e prosegue la sua campagna di monitoraggio sulla qualità delle acque del canale che non è certamente incoraggiante, anzi. In questo periodo le schiume biancastre che si vedevano galleggiare sono sparite, ma l’inquinamento è rimasto. Un’idea della provenienza dell’inquinamento il Comune di Turbigo ce l’ha ed è da riferirsi agli scarichi del depuratore di Sant’Antonino, a monte dell’abitato, che influenza notevolmente la qualità delle acque del Naviglio, specialmente durante l’estate.
La campagna di monitoraggio è stata affidata alla Arcadia Consulting di Lonate Pozzolo. Sono stati prelevati campioni delle acque da far analizzare in diversi punti di prelievo a valle della centrale di Tornavento, in località Ponte dei ladri e a valle della centrale idroelettrica Castelli a Turbigo da settembre a dicembre dello scorso anno. Dal confronto fra i risultati delle tre campagne, riferito al parametro "tensioattivi totali" che rimane causa possibile delle schiume, non emergono evidenti variazioni. I dati sono di 0,1 milligrammi per litro, 0,1 mg/L e 0,2 mg/L: nessuna differenza nel parametro "tensioattivi totali" tra la prima e la seconda campagna, mentre vi è un minimo cambiamento nella terza. Questo non sembrerebbe giustificare la presenza di schiuma bianca durante i prelievi della prima campagna: il limite per lo scarico in acque superficiali del parametro "tensioattivi totali" deve essere minore di 2 mg/L, limite che è stato rispettato.
In un’ottica di continuo monitoraggio delle acque, saranno necessarie altre indagini più approfondite. "A questo scopo – spiega l’assessore all’Ambiente, Fabrizio Allevi – l’amministrazione sta predisponendo un’ulteriore campagna di monitoraggio per l’estate. Questo ci permetterà di tenere sempre controllata la qualità delle acque". Secondo il sindaco Christian Garavaglia "è importante continuare con le indagini. La battaglia a tutela delle acque e dell’ambiente non si ferma mai, abbiamo sempre prestato grande attenzione a queste tematiche, che presentano situazioni e soluzioni molto complesse. Spero che si possano individuare le cause con precisione e che se ne definiscano le responsabilità e azioni correttive". Il sindaco ha risentito sul tema Attilio Fontana, chiedendo a gran voce di nominare un commissario straordinario che si occupi dell’inquinamento delle acque del naviglio grande e del canale industriale, e dello stato di funzionamento dell’impianto di depurazione di Sant’Antonino Ticino.