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Un Centro estivo itinerante Così i più anziani e fragili non si sentiranno più soli

Legnano, le iniziative e i suggerimenti della Fondazione don Carlo Gnocchi

Un Centro estivo itinerante Così i più anziani e fragili non si sentiranno più soli

Agosto ci consegna città vuote, negozi chiusi e occasioni di socialità ridotte. Per anziani e fragili è il mese in cui la solitudine rialza la testa, complici anche le vacanze che allontanano i figli. Il Centro Multiservizi Fondazione don Carlo Gnocchi è consapevole di questi rischi e per fronteggiarli ha messo in campo alcune iniziative. "Agosto è sempre un mese “particolare“: le attività ambulatoriali sono chiuse, alcuni operatori in ferie, ma sono invece a pieno regime le strutture che accolgono disabili e anziani – spiega il direttore Monica Garagiola (nella foto) –. In luglio i nostri utenti sono andati in vacanza, in agosto abbiamo scelto di coinvolgerli in una sorta di “centro estivo itinerante“, per far sì che nessuno si senta solo. Per tutto il mese abbiamo organizzato giochi e feste, invitando anche i disabili dei Centri Don Gnocchi di Santa Maria Nascente e Vismara di Milano. E a Ferragosto faremo una grigliata collettiva. Invitiamo le famiglie, i volontari, gli amici. Vogliamo creare una comunità allargata, favorendo gli scambi". L’Istituto Palazzolo della Fondazione Don Gnocchi di Milano fornisce inoltre 6 indicazioni per gli anziani e i loro caregiver per affrontare il mese più difficile, con particolare riferimento a coloro che hanno una patologia neurologica cronica severa. Eccole: tenere la mente stimolata e in esercizio, svolgere attività all’aperto (nelle ore più fresche), alimentarsi e idratarsi e mantenere fresco l’ambiente domestico, essere tolleranti e rispettare i momenti di ansia e nervosismo (propri e altrui), evitare cambi di abitudini, mantenere il contatto diretto con familiari e amici. Paola Parisi è la responsabile del Servizio di Psicologia clinica e Neuropsicologia dell’Istituto: "Il suggerimento è quello di stimolare il più possibile l’anziano nelle sue potenzialità mentali, sensoriali e sociali, per limitare o rallentare la loro diminuzione o la perdita delle conoscenze a loro collegate. Sono stimolazioni che vanno svolte a più livelli: giochi cognitivi (cruciverba o carte da gioco), attività di giardinaggio, orto, cucina e faccende domestiche. Da non sottovalutare anche il beneficio associato ad attività motoria, come piccole passeggiate o frequentare parchi". Resta fondamentare il contatto con le persone care. Dal punto di vista del comportamento, può insorgere una maggiore irritabilità nell’anziano: serve mantenere il più possibile una vigilanza attiva e mostrare maggior tolleranza. "Il paziente anziano con demenza – conclude Parisi - va mantenuto, se possibile, sempre nel proprio ambiente, perché trasferendolo in un altro domicilio si alterano la routine giornaliera e i suoi punti di riferimento". Silvia Vignati