
Con la casa donata dalla “Fondazione Bruno Gulotta onlus“ a Martina e ai suoi figli, è stato centrato l’obiettivo dichiarato anni fa da amici e conoscenti del legnanese morto per un attentato a Barcellona. Bruno era insieme alla moglie e ai due figli quel maledetto 17 agosto 2017 a Barcellona. Morì per un grave attentato terroristico lasciando sola la moglie Martina Sacchi e i piccoli Alessandro e Aria.
Ma fin da subito, era metà settembre 2017, il manager di Tom’s Hardware Italia dove Bruno lavorava, Roberto Buonanno, aveva aperto una Fondazione intitolata proprio al collega scomparso tragicamente con l’obiettivo dichiarato di aiutare la vedova e i piccoli. La Fondazione grazie ai tanti aiuti in denaro, si è impegnata a far vivere una vita più serena alla famiglia di Bruno con il "dono" di una nuova casa.
Qualche giorno fa ad obiettivo raggiunto, la Fondazione Bruno Gulotta onlus è stata definitivamente chiusa, come comunicato proprio dallo stesso , Buonanno: "Abbiamo esaurito il compito della fondazione, investendo buona parte del capitale nell’acquisto di una nuova casa a Legnano per Martina e la sua famiglia e versandole il residuo a copertura delle spese di ristrutturazione". Quindi la fondazione davanti al notaio Maria Ienaro, è stata definitivamente chiusa. Adesso rimane una straordinaria storia di solidarietà, ma anche il tragico fatto di sangue durante il quale morirono purtroppo altri nostri connazionali. I suoi figli adesso possono guardare avanti, verso un futuro meno preoccupante. Ch.S.