
Don Giuseppe Marinoni: "Un periodo difficile per tutti, ma ce la faremo"
Magenta (Milano) - «Non finirò mai di ringraziare i magentini per la loro generosità, dimostrata in un momento difficile come quello che stiamo attraversando da un anno e mezzo". Il parroco di Magenta, don Giuseppe Marinoni, ieri ha fatto il punto della situazione prima delle ferie estive. C’è da fare i conti con i lavori, con il centenario di Santa Gianna, con chi ha bisogno. "La carità non andrà in vacanza", assicura. Conti alla mano, inevitabilmente, c’è stato un calo delle entrate che costringe la parrocchia a correre ai ripari. Meno gente in chiesa, uguale meno offerte e meno soldi. Il parroco ha annunciato la vendita di due beni. Uno è il cortile di via Roma, dietro la casa parrocchiale. Le trattative sono in una fase avanzata. L’altro è la ex casa di riposo Augusta Plodari Arrigoni. Un pezzo di storia di Magenta che da anni versa in condizioni di abbandono. Un bene il cui ricavato potrebbe rappresentare una boccata di ossigeno per la parrocchia di Magenta. Le erbacce ormai la fanno da padrone nella struttura di via Mentana e l’unica soluzione sembra proprio essere quella della vendita. Come ha spiegato il parroco, ci sono due opere importanti da portare a conclusione. Da una parte il restauro della chiesa dell’Assunta e dall’altra il centro Paolo VI. Entrambi hanno già ricevuto il via libera della Curia e della Soprintendenza. Inoltre si pensa anche ai lavori alla casa sponsale di Santa Gianna nella frazione di Pontenuovo, quanto mai importante in vista del centenario della santa magentina che verrà ufficializzato a settembre con i sindaci dei due Comuni coinvolti, Chiara Calati per Magenta e Davide Garavaglia per Mesero. Opera che, inevitabilmente, vedrà il concorso della parrocchia e della Diocesi.
«In questo caso – spiega il prevosto – i lavori partiranno nel 2022. Sarà un periodo faticoso per tutti, ma grazie alle tante persone che si stanno impegnando ce la faremo. Del resto la parrocchia è una grande famiglia formata da tante famiglie". Servono soldi perché la crisi ha picchiato duro. A marzo di quest’anno si è raggiunto il record con 4.653 sacchetti distribuiti dall’associazione “Non di solo pane“ alle persone in difficoltà. A luglio sono stati quasi tremila, ma la cosa che più ha preoccupato è che si sono visti 20 nuovi arrivi al refettorio di via Moncenisio. Frattanto si avvicina la festività di San Rocco e non poteva mancare il dolce dedicato che verrà venduto domenica al termine delle sante messe al costo di dieci euro. Anche questi saranno soldi importanti. Verranno destinati alle opere per la chiesa di San Rocco. Edificio sul quale il parroco ha già precisato: "Resta alla parrocchia, la comunità ortodossa lo utilizza in comodato gratuito".